Nuova Gordiani, “la Madonnina” e l’Albero della Vita

Impossibile non farci caso. Nelle sere del mese di maggio, poco dopo le 19, in media tra le 50 e le 70 persone si radunano ogni sera per la preghiera del Rosario. Non nella chiesa parrocchiale però, quella intitolata a Santa Maria Madre della Misericordia, ma in strada, davanti all’icona di Maria che con affetto i parrocchiani chiamano “La Madonnina”, nell’isola pedonale di viale Partenope, nel quartiere Prenestino Labicano. A guidare la preghiera, un diacono della parrocchia. «Ormai si può considerare una tradizione del territorio – spiega Luciano Di Pietrantonio, uno dei parrocchiani -. Può sembrare solo una preghiera collettiva del mese mariano ma forse è qualcosa di più profondo. È una testimonianza. È uno stare insieme in strada, in mezzo alla gente e al traffico pubblico e privato sempre intenso, alla vita pulsante di una giornata che va verso la conclusione. È un atto di coraggio».

Molte le persone che si fermano durante il giorno, anche solo per un segno di croce. Molte anche le realtà della comunità parrocchiale – dai gruppi del catechismo alle associazioni presenti – che scelgono altre modalità per una visita all’immagine sacra, che quest’anno è stata collocata tra i rami di un albero di legno che rappresenta “l’Albero della Vita”, ideato e realizzato dal Gruppo scout Agesci Roma 92, della parrocchia. Nel cartello azzurro posto sul tronco si legge: «Elegante, maestoso, rigoglioso, l’Albero della Vita è un simbolo ricorrente nella mitologia antica, un simbolo che ancora oggi affascina molte persone. Lo portiamo qui, tra la gente, come augurio per tutti, di costruire una vita come le sue solide radici che rappresentano la famiglia e le relazioni. Lo associamo a questa figura, a Maria, Regina della nostra vita, perché ci infonda la sua sapienza, la sua dolcezza, la sua pazienza». E in mente, prosegue Di Pietrantonio, tornano le parole indirizzate a Maria, pronunciate da Francesco qualche anno fa, in occasione della festa dell’Immacolata a piazza di Spagna: «Sotto il tuo manto c’è posto per tutti, perché tu sei la Madre della Misericordia».