Lettera del Vicario Generale ai sacerdoti Fidei Donum della Diocesi di Roma in occasione della Festa del Sacro Cuore

Lettera del Vicario Generale

ai sacerdoti Fidei Donum della Diocesi di Roma

 in occasione della Festa del Sacro Cuore

 Carissimo,

in occasione della Festa del Sacro Cuore di Gesù desidero portarti il mio saluto più cordiale e l’augurio di quella pienezza di grazia che tutti desideriamo per il Ministero al quale siamo stati chiamati.

Papa Francesco nell’incontro con i Sacerdoti all’inizio della Quaresima con il clero della Diocesi aveva ricordato un breve scritto, “La seconda chiamata”: ho pensato di mandarti una copia digitale. Potrai dedicare un poco di tempo alla lettura di questo testo lasciandoti provocare dalle confidenze che René Voillaume affidava alle carte in anni ormai lontani – scrive nel 1957 –, ma che conservano tutta la loro attualità e la forza di un’anima rimasta lungamente alla presenza del Signore.

La contemplazione del costato trafitto – è il testo che la liturgia ci propone in questo giorno, dal Vangelo di Giovanni – ci associa al Testimone, che riporta quanto i suoi occhi, alla luce della Scrittura, hanno potuto cogliere negli ultimi terribili atti che segnarono l’epilogo della passione del Signore. Dalla contemplazione viene la forza del nostro impegno sacerdotale e la capacità di restare sereni anche dinanzi alle difficoltà e all’indifferenza che potrebbe opporsi a ogni nostro sforzo più generoso.

La compagnia di Dio, la contemplazione umile di ciò che continuerà ad affascinare il cuore restando tuttavia inafferrabile alla mente è ciò che alimenta gli affetti e costituisce il vincolo di comunione più saldo per il nostro Presbiterio.

Il Signore Ti benedica.

 + Angelo De Donatis

Roma, 8 giugno 2018

 

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