Pagine di storia religiosa: La pietà dei romani per i defunti

di Domenico Rocciolo

Nella Roma medievale l’ideale della morte confortata ispirò molte attività dei fedeli associati in confraternite. Il senso del giudizio finale, l’invito al pentimento e la recita delle preghiere in prossimità della morte, furono reputati di alto valore caritativo. Il soccorso cristiano e il conforto di ricevere i sacramenti accompagnarono le persone nell’ultimo tratto della loro vita terrena.

Questa sensibilità religiosa si consolidò nell’età moderna e contemporanea. Lo dimostrano le numerose testimonianze riconoscibili in molte chiese della città, dove cappelle, altari e opere d’arte ricordano la grande pietà dei fedeli per i defunti. Si possono fare diversi esempi. Nel Cinquecento le Compagnie di Santa Maria dell’Orazione e Morte e di Santa Maria del Suffragio si dedicarono alla sepoltura dei morti e a celebrare le messe di suffragio. Successivamente, insieme all’Arciconfraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco sorta nel 1595 e a quella di Nostro Signore Gesù Cristo degli Agonizzanti fondata nel 1616, furono chiamate protettrici «delle anime».

Nel 1721 nacque la Confraternita del Santissimo Sacramento e Anime del Purgatorio a San Francesco a Monte Mario e nel 1760 iniziò le proprie attività la Compagnia dei Devoti di Gesù al Calvario e di Maria Santissima Addolorata in Sollievo delle Anime Sante del Purgatorio, eretta canonicamente nel 1776. Nei secoli XIX e XX altri sodalizi si dedicarono alle stesse opere di pietà e alcuni, ancora oggi, le portano avanti, come fa l’Arciconfraternita di Carità verso i Trapassati.

Molti fedeli disposero che nelle basiliche, nelle parrocchie, negli oratori e nelle cappelle si celebrassero le Messe di suffragio dopo la loro morte. Come dimostrano le tabelle delle fondazioni di Messe (i pii legati) queste volontà furono rispettate. Ma principalmente essi predilessero la visita della chiesa di San Gregorio al Celio nel giorno della commemorazione dei morti e per tutta l’ottava. In quei giorni rifulsero i loro sentimenti di fede e di speranza.