La solennità dei Santi Pietro e Paolo invita la Chiesa di Roma a riconoscere, con gratitudine e responsabilità, il dono e il compito di fare tesoro della testimonianza degli Apostoli.
Custodiamo con devozione le spoglie mortali dei due apostoli e possiamo, ancora oggi, visitare i luoghi dove queste due colonne della fede hanno trascorso i giorni finali – drammatici e insieme gloriosi – della loro esistenza terrena.
Sentiamo viva la loro parola e la loro testimonianza che continuano ad illuminare il cammino della Chiesa.
Il successore di Pietro, in una catena ininterrotta di grazia e servizio, guida come pastore la nostra diocesi; di Paolo abbiamo raccolto la spinta missionaria in un costante movimento che porta tanti fedeli della nostra città verso il mondo, e il mondo dentro le nostre mura.
In un tempo segnato da guerra e violenza, in un’epoca che sembra assecondare la cifra dell’effimero, i due amici di Gesù non cessano di ripeterci «Cristo è la nostra pace» (Ef 2,14) e «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).
La celebrazione di questa solennità diventi occasione feconda per attualizzare la loro fede limpida, la loro testimonianza coraggiosa e la loro speranza viva.
Affidiamo alla loro intercessione la nostra Città perché perseveri nell’unità, nell’annuncio e nella carità, per la gloria di Dio e la salvezza di ogni uomo.
28 giugno 2025