Per la prima volta, il tradizionale pellegrinaggio diocesano a Lourdes si arricchisce della presenza strutturata dei giovani. Centocinquanta ragazzi, provenienti da tante parrocchie della diocesi di Roma, dal 28 agosto al 2 settembre, partiranno in pullman alla volta della Grotta di Massabielle, il luogo in cui la Vergine Maria apparve a Bernadette Soubirous nel 1858. Punto di ritrovo alle 16 del 28 agosto nella parrocchia di Santa Marcella. Alle 16.30 la Messa celebrata da don Alfredo Tedesco, direttore della Pastorale Giovanile di Roma; subito dopo la partenza.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di Roma e l’Opera romana pellegrinaggi (Orp). A renderla possibile è stato un contributo del Consiglio episcopale, che ha stanziato un fondo dedicato: «È un gesto concreto di attenzione – spiega don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano –: i partecipanti pagheranno una quota simbolica di 150 euro. La presenza dei giovani viene così valorizzata in modo strutturato all’interno del pellegrinaggio diocesano. Già in passato si è tentato di coinvolgerli, questa volta con maggiore profondità e intensità».
L’iniziativa si inserisce nel cammino avviato con il recente Giubileo dei giovani, celebrato all’inizio di agosto: «È una speranza che continua e che oggi assume un tono mariano – sottolinea don Tedesco –. Pensandoci insieme a tutta la Chiesa di Roma, i giovani partecipano con una modalità simile a quella sperimentata durante il giubileo a loro dedicato. Mi piace sottolineare che partiremo proprio il giorno di Sant’Agostino, figura di giovane in ricerca, e vivremo un percorso di fede ripercorrendo le tappe di Lourdes».
Il sacerdote ricorda anche il contesto di partenza: «Siamo a un anno dal lancio del centro giovanile creato nella parrocchia di Santa Marcella, che il Giubileo ha messo alla prova e che oggi è diventato un punto di riferimento stabile per i ragazzi. Ora, a distanza di un mese esatto dal grande appuntamento, ci mettiamo nuovamente in cammino per vivere un’esperienza inclusiva e allargata, nella quale i giovani si sentiranno chiamati e ringraziati per il contributo dato alla vita diocesana».
Il pellegrinaggio manterrà lo schema tradizionale, ma con alcune attenzioni specifiche rivolte ai giovani. «Alloggeremo alla Cité Saint Pierre, che mi ha colpito molto perché più che un classico albergo assomiglia a una vera e propria città dei giovani – racconta don Tedesco –. È un contesto che favorisce l’incontro, la condivisione e la preghiera comunitaria».
Oltre alle celebrazioni comuni, i giovani vivranno momenti loro dedicati: «Abbiamo previsto per loro una catechesi dedicata, mentre le meditazioni della Via Crucis sono scritte dai ragazzi delle parrocchie romane – spiega il direttore della Pastorale giovanile –. I pellegrini della diocesi mediteranno su questi testi, come segno di un cammino che nasce dal basso, dalla voce stessa dei giovani». Con il cardinale vicario Baldo Reina si vivrà un momento di confronto. Il porporato risponderà alle domande dei ragazzi. Al termine una festa con musica e canti.
Per la diocesi di Roma si tratta di un passo significativo: «Se questa esperienza diventasse una tappa fissa, sarebbe molto bello – conclude don Tedesco –: i ragazzi si sentono inclusi, accolti, ringraziati. È davvero un modo per dire grazie a loro per l’impegno generoso con cui hanno vissuto il Giubileo, e per continuare insieme un cammino di fede che guarda avanti».
27 agosto 2025