Abbracci calorosi come segno di saluto nel ritrovarsi, strette sincere ed energiche nello scambio della pace, la recita del Padre Nostro tenendosi mano nella mano, a formare una grande catena unita. È decisamente «relazione» la parola che ha caratterizzato la celebrazione prima, e la cena condivisa poi, dei tanti giovani della diocesi che ieri sera, 10 ottobre, si sono riuniti nella parrocchia di Santa Marcella, nel quartiere Ostiense, per la festa delle attività estive, promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile in collaborazione con il Centro oratori romani.
Proprio un invito alla «relazione di amicizia tra noi e di amore con il nostro Dio, che è Lui stesso relazione, uno e trino, è stato il cuore dell’omelia di don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano, che ha presieduto l’Eucaristia, «la prima dedicata a san Carlo Acutis celebrata nella nostra diocesi», a due giorni dalla memoria liturgica del giovane morto di leucemia il 12 ottobre 2006 e salito agli onori degli altari lo scorso settembre. «Carlo Acutis è un innesto che ha funzionato perfettamente – ha detto don Tedesco riprendendo il Vangelo del giorno -. Come tralci meravigliosi solo in funzione dell’innesto nella vite che è il Signore, anche voi contagiate tutti con questa vostra gioia e con la vostra bellezza affinché gli altri siano desiderosi di scoprire e sperimentare il Suo amore e la Sua grazia».
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