A San Giovanni l’incontro sul nuovo Messale con monsignor Maniago

Monsignor Maniago

Dalla prima domenica di Avvento, domenica 29 novembre, nelle chiese del Lazio si celebrerà con il nuovo Messale. Lo annuncia il cardinale vicario Angelo De Donatis, dando appuntamento ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi per martedì 13 ottobre, alle ore 10, nella basilica di San Giovanni in Laterano, per un incontro con il vescovo di Castellaneta monsignor Claudio Maniago, presidente della Commissione liturgica della Conferenza episcopale italiana ed esperto di liturgia. Sarà lui ad illustrare questa terza edizione del volume e le sue implicazioni per la pastorale liturgica. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

«Il nuovo libro liturgico – spiega il cardinale De Donatis –, preparato attraverso lunghi anni di lavoro dei pastori e degli esperti propone una revisione del linguaggio e delle forme espressive della celebrazione eucaristica, ma costituisce anche una nuova opportunità per approfondire l’esperienza di partecipazione all’Eucaristia e l’arte della presidenza. In questo modo la Chiesa italiana si prefigge l’obiettivo di guidare e accompagnare al meglio la preghiera delle comunità che ci sono affidate, perché si intensifichi sempre più l’esperienza meravigliosa di essere commensali di Cristo al banchetto eucaristico».

Nel mese di ottobre, inoltre, anche l’Ufficio liturgico della diocesi di Roma e il Pontificio Istituto Liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo propongono un percorso formativo alla scoperta della nuova edizione del Messale Romano. «Si pubblica una nuova traduzione del Messale e questa è una notizia importante per la pastorale liturgica – spiega padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi –. Ha significato nella misura in cui non la consideriamo come semplice sostituzione di un libro con un altro, ma capiamo che è la Chiesa che si adegua nel linguaggio al mondo di oggi. È un modo, insomma, in cui la Chiesa va incontro alla società contemporanea. Proponiamo il corso non perché dobbiamo spiegare il Messale, ma perché dobbiamo aiutare tutti a capire come questo adeguamento della liturgia significa essere sempre più vicini al vissuto dei fedeli».

12 ottobre 2020