La parrocchia di Sant’Ippolito Martire, vicino piazza Bologna, accoglie fino al 16 giugno una delegazione di 27 giovani capi scout provenienti dalla Palestina, in particolare dalla parrocchia di Zababdeh, a nord di Jenin, in Cisgiordania. I ragazzi, di età compresa tra i 19 e i 30 anni, fanno parte dell’Associazione degli Scout Cattolici Palestinesi di San Giovanni Battista.
L’iniziativa nasce dal legame di gemellaggio tra la comunità parrocchiale romana e quella di Zababdeh, consolidato negli anni da uno scambio umano e spirituale profondo, e rafforzato nel corso dell’ultimo anno da un cammino comune tra il gruppo Agesci Roma 62 e i capi scout palestinesi. «In un tempo segnato da tensioni e divisioni – dichiara il parroco don Malio Asta – questo progetto parrocchiale rappresenta un segno concreto di fraternità cristiana, in piena sintonia con l’appello di Papa Leone XIV a “costruire ponti” tra popoli e culture». L’iniziativa si colloca inoltre nel solco delle strategie nazionali recentemente adottate dall’Agesci, che invitano a «tenere per mano la pace» e a «custodire il bene anche nelle ombre della storia».
Durante la permanenza dei giovani scout palestinesi a Roma, sono previsti numerosi momenti di incontro e dialogo. Oggi, alle 19, è in programma l’iniziativa “Camminare sulla via della pace” con la cittadinanza, enti del terzo settore e del volontariato. L’evento, in collaborazione con “Libera-Presidio Roberto Antiochia” e con il patrocinio del II Municipio, si svolgerà presso la sede di Libera, in via Stamira 5. Sarà un’occasione preziosa per riflettere collettivamente sui temi della pace, della giustizia sociale, della cooperazione internazionale e della cittadinanza attiva. Ancora, domani, venerdì 13 giugno, alle 19:45, Pax Christi Roma organizzerà una veglia di preghiera per la pace presso la parrocchia. Mentre domenica 15 giugno, alle 19, si terrà la celebrazione eucaristica conclusiva in parrocchia, seguita da una festa con cena multietnica.
«Ancora una volta – conclude don Asta – Sant’Ippolito Martire vuole offrire la sua fraternità e il suo impegno per la pace in Medio Oriente, anche con questi segni tangibili di fraternità. Ringrazio di cuore tutte le famiglie dei parrocchiani che hanno offerto il loro supporto e la loro accoglienza, e il magnifico gruppo degli scout, quale esempio vivo di fratellanza e comunanza»
12 giugno 2025