Alla scoperta dell’apostolo Pietro con “Lectio Petri”

L'Apostolo Pietro di Pieter Paul Rubens; Museo del Prado, Madrid

Quattro incontri, nella suggestiva cornice della basilica di San Pietro, per approfondire, con un format inedito e originale, la vita e il ministero dell’apostolo Pietro, nella storia, nelle arti e nella cultura: è il progetto Lectio Petri, promosso dalla basilica di San Pietro, dalla Fondazione Fratelli tutti e dal Cortile dei Gentili.

Il primo appuntamento è previsto per oggi, martedì 25 ottobre, alle ore 18.30, nella basilica vaticana. Protagonista dell’incontro – dal titolo “La vita di S. Pietro. La sequela, le lacrime e il martirio” – sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e fondatore del “Cortile dei Gentili”, che proporrà una riflessione e commenterà alcuni dei passi evangelici più significativi riguardanti l’apostolo e la sua vocazione. Le letture scelte (Matteo 4, 18-22 e Matteo 16, 13-19 sul primato di Pietro, Matteo 26, 69-75 sul rinnegamento e Giovanni 21, 1-19 sull’apparizione di Gesù sulla riva del lago di Galilea) saranno interpretate da Alba Rohrwacher, attrice nota e apprezzata a livello internazionale. L’evento sarà arricchito dall’introduzione e dalle conclusioni del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica, e dall’accompagnamento musicale di un quartetto d’archi, con i brani Ave Verum Corpus (W.A. Mozart), Cantate Domino (G. F. Händel), Adagio dal Concerto in Do minore per Oboe e Archi (A. Marcello).

«Pietro è una figura affascinante e complessa, narrata così anche nei Vangeli, con le sue debolezze e le sue fragilità. La sua storia è costellata di momenti diversi, potremmo definirle quasi delle “fasi”, le stesse che potrebbe attraversare un fedele ai giorni nostri: la vocazione, la crisi – sfociata nel tradimento – e poi la conversione e la riabilitazione finale. È un personaggio in un certo senso moderno, che merita di essere approfondito», commenta il cardinale Ravasi. «È stato un mediatore tra le Chiese giudeo-cristiane e quelle pagane e, secondo l’apostolo Paolo, è stato il primo testimone ufficiale della risurrezione di Cristo, ma il suo impatto non riguarda solo la fede e la tradizione cattolica. Questa iniziativa – le Lectio Petri – è particolarmente significativa proprio per questo: ogni incontro contribuirà ad offrire un aspetto, un profilo differente dell’apostolo Pietro, nella teologia, nelle arti, nella storia e nella cultura». Il cardinale Gambetti aggiunge: «All’interno del progetto degli Itinerari di Arte e Fede portato avanti dalla basilica di San Pietro, guardiamo al primo degli apostoli con gratitudine e riverenza, per aver attraversato il Mediterraneo ed essere giunto a Roma ed aver reso testimonianza del suo amore per Gesù».

Martedì 22 novembre, invece, dialogheranno tra loro un teologo cattolico, uno protestante e uno ortodosso: tema dell’incontro, dal titolo “Su questa pietra edificherò la mia Chiesa”, sarà il Primato di Pietro. “Rendere ragione della speranza che è in noi” è l’appuntamento previsto per martedì 17 gennaio 2023 e dedicato ad approfondire la figura del Santo nella storia e nella cultura. Il cardinale Ravasi, in questa occasione, commenterà le due Lettere di Pietro e alcuni passi della Lettera di Plinio, una delle fonti più antiche che descrive la vita dei primi cristiani. Concluderà l’incontro il professor Giuliano Amato, Presidente della Fondazione Cortile dei Gentili, con una riflessione sul rapporto tra fede e società. L’ultima Lectio Petri, “Quo vadis”, è prevista per il 7 marzo 2023 e, grazie alla partecipazione di personalità di spicco del mondo della cultura, analizzerà la figura di Pietro nelle arti, nella letteratura e nella musica.

25 ottobre 2022