Dispenser con igienizzante per le mani nelle aule del catechismo, zona di accoglienza per bambini e genitori, firma di un patto di corresponsabilità, auto-monitoraggio delle proprie condizioni di salute e di quelle dei propri figli. Sono alcune delle regole per la ripresa delle attività pastorali, in particolare dei vari percorsi di catechesi sacramentale, contenute nella nota inviata alle parrocchie dal prelato segretario generale, monsignor Pierangelo Pedretti.
«La nota nasce dall’esigenza di fornire, nella peculiare situazione sanitaria che accompagna l’avvio dell’anno pastorale 2020-2021, un ausilio ai parroci e ai legali rappresentanti degli altri enti religiosi presenti nel territorio della diocesi», sottolinea monsignor Pedretti. Una serie di indicazioni concrete, dunque, che si rifanno alle “Linee operative per la ripresa della catechesi” pubblicate dalla Conferenza episcopale il 2 settembre scorso.
Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche, si ricorda di mantenere le distanze di almeno un metro tra i fedeli, a meno che non si tratti di appartenenti allo stesso nucleo familiari, oppure a disabili con accompagnatori, ecc; e di indossare la mascherina che copra sia naso che bocca. Via libera, inoltre, alla presenza di cori parrocchiali per accompagnare le liturgie.
Quanto ad altre attività pastorali, valgono naturalmente le regole previste dalla normativa vigente: obbligo di sanificazione, dispenser per igienizzare le mani, distanziamento, prevedere segnaletica idonea anche ai bambini, percorsi differenti per l’ingresso e l’uscita. Quanto al catechismo o altre attività riservate ai bambini, «al momento dell’iscrizione ai percorsi educativi – scrive ancora il prelato segretario – sarà necessario che la parrocchia e la famiglia del minore sottoscrivano un patto per il rispetto delle regole ai fini del contrasto alla diffusione del virus».
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8 settembre 2020