Caritas, servizio di sostegno psicologico per i profughi ucraini

Foto di Caritas Internationalis, Philippe Spalek

C’è chi ha visto morire un parente sotto le macerie prodotte da un bombardamento. Chi ha affrontato un viaggio di giorni tra pullman e mezzi di fortuna. Chi ha lasciato a casa marito o figlio impegnati nei combattimenti. Sono tante le ferite psicologiche che si portano dietro i rifugiati ucraini giunti nel nostro Paese nel corso degli ultimi mesi. Per loro la Caritas diocesana ha attivato un progetto specifico di sostegno psicologico, all’interno del Servizio Ferite Invisibili, nato nel 2005 all’interno dell’Area Sanitaria Caritas per la cura di migranti vittime di violenze internazionali e torture.

«Le persone accolte a Roma dopo essere fuggite dalla guerra in Ucraina – spiegano dalla Caritas – hanno alta probabilità di presentare gravi fattori di rischio per la salute mentale: possono aver vissuto situazioni traumatiche prima della partenza, hanno parenti e amici ancora esposti al rischio per la vita, hanno dovuto lasciare in pochissimo tempo la propria vita abituale per trasferirsi all’estero, non hanno un progetto migratorio a lungo termine, vivendo nell’incertezza di un possibile rientro e hanno dovuto fare i conti con l’impatto con il nuovo contesto (altra lingua, differenze culturali, perdita di status sociale). Ciò vale sia per gli adulti (in gran parte donne), sia per i bambini. In più, è noto che i bambini che vivono con persone traumatizzate subiscono anche gli effetti indiretti del trauma, assorbendo i vissuti traumatici dei genitori».

Il progetto nasce con un approccio integrato con le altre realtà assistenziali presenti sul territorio. La delicatezza dei casi richiede un approccio clinico e riabilitativo basato su una particolare attenzione alla persona ed alla dimensione transculturale, curato da psicologi-psicoterapeuti e psichiatri specificamente formati ed in grado di muoversi all’interno di reti di sostegno psicosociale. I pazienti che sono state accolti, ascoltati e presi in cura dal 2005 al 2021 sono 405, dei quali 88 femmine e 317 maschi. Sono state effettuate 6.558 tra visite e sedute di psicoterapia.

Il servizio è gratuito e vi si accede inviando una richiesta all’email del servizio feriteinvisibili@caritasroma.it o contattando il coordinamento al numero 3357639396.

15 giugno 2022