Cei: “Progetto persona”, un percorso sui valori della Dottrina sociale della Chiesa

Un’iniziativa pensata per rispondere alle sfide del nostro tempo, rimettendo al centro della pastorale la dottrina sociale della Chiesa. È questa la visione che anima “Progetto Persona”, il percorso avviato nel 2022 dalla parrocchia di San Pio X, nel quartiere Balduina di Roma, guidata da monsignor Andrea Celli. Un laboratorio di idee che si traduce in incontri e riflessioni: dalla visita alla sede del Coni all’incontro con Giuliano Amato, dalla visione del film “Io, Capitano” insieme al regista Matteo Garrone alle attività di volontariato in un hospice, solo per citarne alcuni.

«Rimettere la Persona al centro non è solo un problema di fede – spiega il parroco, monsignor Andrea Celli su unitineldono.it – ma assume un grande valore etico a cui tutti sono chiamati a concorrere».

Con un passato da avvocato, monsignor Andrea Celli porta nella sua parrocchia l’esperienza maturata come direttore dell’Ufficio giuridico del Vicariato di Roma per quasi vent’anni. Il suo stile pastorale, però, nasce anche da una lunga militanza nello scoutismo, che gli ha lasciato una sensibilità viva verso le esigenze delle nuove generazioni.

Seguendo l’invito di Papa Francesco a valorizzare di più, nella pastorale ordinaria e nella catechesi, il pensiero sociale della Chiesa, il parroco ha messo in campo una serie di iniziative che spaziano dall’impegno caritativo più tradizionale all’educazione culturale dei giovani: doposcuola per ragazzi in difficoltà, distribuzione di pacchi viveri, ma anche incontri culturali, laboratori di pensiero e visioni cinematografiche condivise.

«La parrocchia – aggiunge il parroco –, oltre alle attività caritative più classiche e ordinarie, come il Centro di ascolto, il progetto “Doniamoci il tempo” per andare a trovare gli anziani o i malati, il pranzo per i poveri una volta al mese rivolge un’attenzione particolare alla cosiddetta “carità culturale”, ossia all’emergenza educativa nei confronti dei giovani su quei temi che sono centrali nella dottrina sociale della Chiesa, e che sono andati oggi un po’ persi».

Da queste considerazioni nasce “Progetto Persona” che coniuga l’aspetto formativo e divulgativo, con l’obiettivo di rimettere al centro la persona con i suoi problemi spirituali e materiali, le disuguaglianze, le fragilità che vive nella contemporaneità.

Con il trascorrere del tempo «i contesti storico-culturali-sociali mutano – prosegue monsignor Celli – richiedono un’opera costante di aggiornamento per interpretare i segni dei tempi presenti nel tessuto dell’individuo. È sempre più necessario aprire un dialogo con la contemporaneità e riflettere su temi fondanti che sono come due rette parallele, il Vangelo da una parte e la Costituzione dall’altra. Per Vangelo s’intende la sintesi del portato valoriale cristiano (la sua dottrina sociale, la Scrittura, la Tradizione, il Magistero); per Costituzione si intende quella definita “materiale” e certamente non “formale” che promuove nelle sue norme fondanti il Sistema Paese».

Ecco, allora, che negli incontri vengono affrontati temi come la dignità e l’inviolabilità della persona, il fine vita e l’inizio della vita, ma anche l’immigrazione, la libertà religiosa, lo sport. Dapprima si tengono alcune «lezioni magistrali», come le definiscono gli organizzatori. Negli anni, il “Progetto Persona” ha ospitato relatori d’eccezione: da Giuliano Amato a Mons. Rino Fisichella, dal presidente del Coni Gianni Malagò alla giurista Marta Cartabia. Personalità diverse per formazione e ruolo istituzionale, ma accomunate dall’interesse per un dialogo autentico tra Vangelo e società. Alle lezioni segue un momento laboratoriale, dove i partecipanti – giovani tra i 19 e i 40 anni, ma non solo – sono chiamati a mettersi in gioco in prima persona. C’è un gruppo fisso di una sessantina di persone tra i 19 e i 40 anni, ma può prendervi parte chiunque sia interessato alla tematica.

Gli incontri sono presentati sul sito della parrocchia e si svolgono presso l’auditorium della San Pio X. «Le nostre porte sono sempre aperte, pronte ad accogliere. Invitiamo a seguire sul sito i diversi appuntamenti, c’è un ufficio aperto per tutte le iniziative culturali, retto da volontari della parrocchia che mi aiutano nell’esercizio di questa attività. Il nostro è un luogo di crescita – conclude il parroco -, di promozione dell’uomo e di formazione di quel bene comune che vogliamo provare a costruire insieme al Regno di Dio, che è il motivo per il quale operiamo nel mondo». Il progetto è consultabile e aggiornato sul sito ufficiale della parrocchia, dove è possibile anche prenotarsi per gli eventi e le attività previste nei prossimi mesi. Un’iniziativa che conferma come la Chiesa, anche nelle grandi città, sappia offrire percorsi vivi di formazione e carità, in cui la Dottrina sociale non resta una teoria astratta, ma diventa uno stile di vita.

Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. Una presenza fatta di piccoli gesti, di mani tese, di momenti di conforto che trasformano le difficoltà in speranza. Come una casa accogliente, una famiglia che unisce, una collettività che ascolta, la Chiesa risponde alle domande di chi ha bisogno di sostegno e di un punto di riferimento.

Lo spiega chiaramente la nuova campagna istituzionale della Conferenza Episcopale Italiana dal claim incisivo “Chiesa cattolica italiana. Nelle nostre vite, ogni giorno”, che si articola attorno ad alcune domande – quanto è importante per te chi ti sostiene nella fede? Che valore dai a chi aiuta ad imparare un mestiere o porta speranza ai dimenticati? – e ricorda l’impegno quotidiano dei sacerdoti e delle comunità loro affidate, attraverso immagini vive e autentiche di bambini, giovani, famiglie e anziani. L’azione visibile della Chiesa cattolica è un’opera corale per accompagnare la crescita umana e spirituale di ogni persona, senza smettere di offrire sostegno ai più vulnerabili.

«Nell’Italia di oggi, se non ci fosse la Chiesa con la sua rete solidale e il lavoro straordinario svolto da migliaia di volontari, ci sarebbe un vuoto enorme. Con la campagna – spiega il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – vogliamo raccontare il valore tangibile di questa presenza nella vita di tante persone, cattoliche e non».

Ideata e prodotta da Casta Diva Group la campagna della Conferenza episcopale italiana si snoda tra tv, radio, web, social e stampa. Gli spot, da 15” e da 30”, raccontano una Chiesa vicina ogni giorno attraverso cinque esempi concreti: ascolto, che si traduce nella capacità di accogliere ogni voce, soprattutto quelle inascoltate; fede, che illumina il cammino di chi è alla ricerca di Dio e di significato; lavoro, che diventa impegno per offrire strumenti e opportunità a chi è in cerca di un futuro migliore; speranza ai dimenticati, che si concretizza in una mano tesa a chi si sente escluso o emarginato; ponte tra le generazioni, che valorizza il dialogo tra giovani e anziani come ricchezza e crescita per tutta la comunità.

Non solo tv, ma anche radio, digital e carta stampata, con uscite pianificate su testate cattoliche e generaliste, pensate per stimolare una riflessione profonda sui valori dell’ascolto e della condivisione. Perché “la Chiesa cattolica è casa, è famiglia, è comunità di fede. Per te, con te”.

sostegnochiesacattolica.it

27 giugno 2025