Notizie

Ufficio cultura, prima riunione dell’équipe (alla Scala Santa)

Il pomeriggio di venerdì 10 novembre verrà dedicato all’insediamento e alla prima riunione della équipe di pastorale della cultura della diocesi, iniziando così un processo che porterà alla strutturazione del neonato organismo all’interno del Vicariato e alla programmazione di presenze e attività culturali sul territorio, come spiegano dall’Ufficio cultura che organizza l’iniziativa. Parteciperanno all’incontro, che si terrà presso la Scala Santa a partire dalle ore 16, sia laici che presbiteri, appartenenti ai diversi settori territoriali e rappresentanti diverse competenze e gruppi che già lavorano in ambito culturale nella nostra città e in collegamento con la nostra diocesi.

Apriranno i lavori il vicegerente monsignor Baldo Reina, al quale si è chiesto di introdurre la riflessione con particolare riferimento alla costituzione apostolica Ecclesiarum communione, che ha istituito il nuovo servizio, e il vescovo monsignor Riccardo Lamba, responsabile dell’ambito “Chiesa in uscita” nel quale si inserisce il nostro lavoro, al quale si chiede di aiutarci a riflettere sul nesso fra impegno culturale, Chiesa in uscita e nuova evangelizzazione.

Successivamente si procederà alla presentazione nei dettagli dei singoli partecipanti chiamati da un lato a fare gioco di squadra e quindi a conoscersi e dialogare fra loro, dall’altro a fare rete con le realtà culturali, religiose e laiche, presenti sul territorio al quale afferiscono.

Il lavoro, annunciano dall’Ufficio diocesano, proseguirà con incontri a cadenza mensile, a partire da una riflessione fondativa e ulteriori approfondimenti sul rapporto fede/cultura, che si avvarrà anche del contributo di esperti esterni, impegnati sul campo e che hanno riflessioni da proporre nel contesto della cosiddetta “esculturazione” del cristianesimo.

3 novembre 2023

(fonte www.diocesidiroma.it)

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Video del Convegno: Fede e Letteratura, il caso Manzoni a 150 anni dalla morte

“Fede e letteratura: il caso Manzoni a 150 anni dalla morte”, convegno organizzato dalla diocesi di Roma presso l’Aula Magna della Pontificia UniversitĂ  Lateranense, 10 Ottobre 2023.

Introduzione e coordinamento del Professor Rosario Chiarazzo, Direttore dell’Ufficio Pastorale Scolastica.
Saluto del Cardinal Vicario Angelo De Donatis.
Relazione: Manzoni: il male, la grazia, il perdono” del Cardinale Gianfranco Ravasi
“Addio monti…”: Lettura con la voce di Isabel Russinova (musiche Fabio Lombardi).
Relazione “I Promessi Sposi a scuola. Le ragioni di un classico”: Professor Vincenzo Jacomuzzi.
Conclusioni del Professor Giuseppe Lorizio, Direttore dell’Ufficio Cultura

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Purgatorio, comprensione fuori dalla logica binaria

Verso il Giubileo, di Giuseppe Lorizio, edito su ROMA SETTE  DOMENICA 15 OTTOBRE 2023.
Il Giubileo offre un’occasione preziosa di preghiera per «coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede e ora dormono il sonno della pace». Il dono dell’indulgenza, di cui ci siamo occupati nei precedenti contributi (3, 17 settembre e 1° ottobre) può essere destinato, oltre che a noi stessi, anche ai nostri cari defunti, come in- segna la dottrina cattolica.

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Fede e Letteratura

Fede e Letteratura, il caso Manzoni a 150 anni dalla morte – Evento alla Pontificia Università Lateranense. Relatori Card. Ravasi, prof. Jacomuzzi. Introduce prof. Chiarazzo Uff. Scuola, Conclusioni prof. Lorizio 10 Ottobre 2023
Un autore e un romanzo che continuano a parlare a ogni uomo, non solo per la lingua italiana d’eccellenza ma anche e soprattutto per i contenuti universali. Sebbene pubblicato nel 1827, “I promessi sposi” risultano infatti essere «una testimonianza letteraria e di vita che interpella tutti, non solo i credenti». Così il cardinale vicario Angelo De Donatis ha definito la più celebre opera manzoniana nel suo saluto che ha aperto “Fede e letteratura: il caso Manzoni a 150 anni dalla morte”, l’appuntamento formativo.. Continua lettura su Romasette.it

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Manzoni, in dialogo tra fede e letteratura

[…] Tutti abbiamo incrociato l’opera dell’autore milanese sui banchi di scuola e non possiamo dimenticare figure emblematiche come don Abbondio, la monaca di Monza, l’Innominato, il cardinale Federico e ovviamente Lucia, Agnese e Renzo – riflette monsignor Giuseppe Lorizio, direttore dell’Ufficio diocesano per la cultura -. Ma questo ricordo è quello di un peso che nostro malgrado abbiamo dovuto portare o di una ricchezza che abbiamo acquisito?  [… il prof. Chiarazzo aggiunge] «tutta l’opera manzoniana, in quanto parte essenziale del ricco patrimonio storico-culturale italiano, è uno strumento straordinario per cogliere una specifica modalità di declinare i valori che promanano dalla tradizione cristiana, e per riflettere in termini essenziali sul rapporto tra letteratura e fede».

Continua lettura su Romasette.it 5 Ottobre 2023 (articolo di Michela Altoviti)

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