La raccolta fondi per l’emergenza coronavirus attivata lo scorso 11 marzo, in occasione della Giornata di digiuno e di preghiera indetta dalla diocesi di Roma per chiedere aiuto al Signore in questo tempo di prova, prosegue e sta dando frutti. Finora sono stati già devoluti 90mila euro a strutture sanitarie, distribuiti in questo modo: 40mila euro all’ospedale Madre Giuseppina Vannini delle Figlie di San Camillo, per l’acquisto di due ventilatori polmonari; 25mila euro all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani per l’acquisto di due letti per il reparto Covid; 20mila euro all’ospedale San Pietro Fatebenefratelli, per l’acquisto di materiale sanitario monouso; 5mila euro all’Istituto delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza (Don Guanella) per ragazze disabili, per contribuire alle spese dell’assistenza medica quotidiana di alcune disabili e alcuni operatori risultati positivi.
«Ringraziamo il Signore per tanta generosità di parrocchie, comunità religiose, sacerdoti, laici e famiglie che hanno contribuito, da un minimo di 15 euro a un massimo di 10 mila euro», sottolinea il vescovo delegato per la Pastorale sanitaria, monsignor Paolo Ricciardi. «È segno – prosegue – di un’attenzione bella e concreta per le necessità di oggi, in questo tempo di prova. So no piccoli segni, ma grandi per l’aiuto di tanti malati e di chi si prende cura di loro».
28 aprile 2020