Desiderio desideravi, Viola: nella liturgia evitare estremismi e protagonisti

Se avessimo la consapevolezza piena di ciò che siamo chiamati a celebrare e a vivere non si genererebbero gli orrori di cui siamo stati testimoni anche questa estate». Ogni sacerdote deve avere l’intima certezza e cognizione di ciò che accade sull’altare durante la celebrazione eucaristica per «evitare estremismi e protagonismi, tentazioni che inducono a pensare» che sia il celebrante «la novità e la bellezza della liturgia, con il suo modo di fare e la sua affabilità».

Una meditazione a tratti pungente e provocatoria, quella dell’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti che questa mattina, giovedì 3 novembre, nella basilica di San Giovanni in Laterano ha guidato la riflessione sulla lettera apostolica “Desiderio desideravi” di Papa Francesco sulla formazione liturgica del Popolo di Dio. L’arcivescovo ha tenuto a rimarcare che «non deve essere il celebrante a sostituirsi a Cristo perché questo sarebbe devastante anche per la comunità»… continua a leggere su Romasette.it

3 novembre 2022