Roma, 1535. Una tempesta si abbatte sulla città. Quando si placa, alcuni pescatori, sulle rive del Tevere, trovano una statua della Vergine Maria realizzata in legno di Cedro, arrivata lì chissà come. Per questo viene chiamata subito “Madonna Fiumarola”, e donata ai carmelitani della vicina chiesa di San Crisogono, che le danno invece l’appellativo di Madonna del Carmine. Per custodirla, il cardinale Scipione Borghese fa costruire una apposita cappella, dove la statua rimane fino al 1890, quando la struttura deve essere demolita per fare posto alla realizzazione di viale del Re, ora viale di Trastevere. La “Madonna Fiumarola” viene spostata allora a San Giovanni dei Genovesi, dove resta qualche tempo; poi trova la sua collocazione definitiva nella chiesa di Sant’Agata, dove è custodita ancora oggi. Solo una volta all’anno l’immagine mariana esce dalla chiesa trasteverina: in occasione della Festa de’ Noantri, la prossima settimana.
La novena di preparazione è iniziata domenica a Sant’Agata, e si concluderà lunedì 15; martedì, sempre nella chiesa di largo San Giovanni de Matha, è in programma la Messa con investitura dei novizi presieduta dal primicerio dellaVenerabile Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine, don Giulio Ramiccia. Ancora alle 17 presiederà la celebrazione eucaristica il vescovo Gianrico Ruzza, ausiliare per il settore Sud; al termine la fanfara della Polizia di Stato a cavallo si esibirà in onore della Madonna.
Il 20 luglio ci si sposta nella basilica di San Crisogono: qui, alle ore 16.30, il vescovo ausiliare per il settore Centro Daniele Libanori presiederà la Messa pontificale; alle 17.45 il sindaco Virginia Raggi renderà omaggio alla “sacra statua mariana”. Quindi, alle 18, partirà la tradizionale processione per le vie di Trastevere accompagnati dalla banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale. Al termine, all’entrata nella basilica su viale Trastevere, la fanfara dei Bersaglieri porterà il suo omaggio musicale alla Vergine.
Il giorno dopo, 21 luglio, alle ore 20, si terrà la cosiddetta “processione di rientro”, con la quale l’immagine mariana verrà riaccompagnata fino alla chiesa di Sant’Agata.
Da lunedì 22 a sabato 27, sempre a Sant’Agata, è in programma il solenne ottavario per la Madonna del Carmine; durante questi giorni la Messa delle ore 17 sarà presieduta dai diversi parroci di Trastevere. Domenica 28, infine, il momento forse più atteso dai romani: la rievocazione della “processione fiumarola”, con l’arrivo della statua all’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio e Circolo Canottieri Roma e partenza del corteo sul fiume, guidati dal vescovo Ruzza. L’arrivo alla Calata degli Anguillara, a Ponte Garibaldi, è previsto per le 20.30. La processione proseguirà poi a piedi fino alla basilica di Santa Maria in Trastevere, dove la “Madonna Fiumarola” resterà esposta alla venerazione dei fedeli fino a lunedì 29. Quel giorno, alle 6.30, il parroco monsignor Marco Gnavi presiederà la Messa, subito dopo la quale avrà luogo la processione mattutina, con la statua lignea riaccompagnata fino a Sant’Agata. Come tradizione, durante la Messa di ringraziamento, verranno benedette e distribuite le rose.
«Alcuni anni fa si è sviluppata la tradizione di condividere con tutta la comunità dei fedeli di Trastevere e non le rose portate in processione con la Madonna del Carmine l’ultimo giorno», spiega Mario Pesce, membro del Consiglio direttivo dalla Venerabile Arcinconfraternita. «Per noi – sottolinea – questi giorni costituiscono il momento centrale del nostro calendario religioso, il momento in cui tutta la comunità di Trastevere che riconosce la Madonna del Carmine come qualcosa di suo. L’Arciconfraternita mantiene questo culto per le future generazioni».
10 luglio 2019