In occasione della fine del Ramadan, gli auguri a i fratelli e alle sorelle musulmani che vivono a Roma, da parte di monsignor Marco Gnavi, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti della diocesi di Roma.
Carissimi fratelli e sorelle musulmani, il Ramadan vi ha visti raccolti nella nostra città di Roma, nell’osservanza del digiuno e della preghiera, nella disciplina che discende dalla fede e nell’astinenza che rimanda alla necessità di una vita conforme ai disegni di Dio. La festa di Eid al-Fitr ha rallegrato non solo la comunità islamica ma anche chi vive accanto a voi e con voi le sfide dell’esistenza in una grande metropoli come la nostra. Nel nostro tempo così infestato da violenza quotidiana e dalle guerre, la città attende dai credenti una comune testimonianza di pace e di concordia per il bene di tutti. Come ha affermato Papa Francesco, “Il dialogo perseverante e coraggioso non fa notizia come gli scontri e i conflitti, eppure aiuta discretamente il mondo a vivere meglio, molto più di quanto possiamo rendercene conto”. (Fratelli Tutti, VI, 198). Siamo certi che fraternità, incontro e stima reciproca possano contribuire a offrire nuova speranza. È il nostro augurio nel presente e l’auspicio più sentito per il futuro che vogliamo costruire insieme.
11 aprile 2024