Questa mattina, il cardinale vicario Baldo Reina ha visitato il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale San Filippo Neri. Il porporato ha ascoltato i pazienti, ha stretto le loro mani e ha rivolto a tutti parole di conforto.
Ad accoglierlo, Giuseppe Quintavalle, direttore Generale della ASL Roma 1, Giuseppe Ducci, direttore dell’Unità Operativa Complessa (UOC) Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’ospedale San Filippo Neri e Luigina Di Liegro, presidente della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro ETS, che da oltre 20 anni collabora attivamente grazie ai suoi volontari in convezione con la ASL Roma 1 al progetto “Arte che cura”. Un’iniziativa che si tiene all’interno del reparto e che viene finanziata dalla diocesi di Roma.
«Per me è un onore essere qui – ha detto il cardinale vicario, che ha portato il saluto e la vicinanza di Papa Leone XIV -, perché ritengo che la presenza della Chiesa di Roma non sia legata soltanto alle parrocchie, ma a tutte quelle realtà dove c’è l’uomo e in modo particolare le persone che soffrono. Il tema del disagio mentale è una grande sfida per il presente e il futuro del nostro Paese, perché i casi sono in aumento con un certo peso anche negli adolescenti e nei giovani».
Il cardinale Reina ha quindi esortato a porre al centro della cura l’attenzione alla persona, «perché se è vero che non tutte le malattie sono guaribili, tutte sono curabili». Rivolgendosi a tutti coloro che sono ricoverati nel reparto, ha aggiunto: «Prima ancora di essere pazienti e ammalati siete persone. Sentitevi sostenuti dalla vicinanza della diocesi di Roma e sollecitateci, perché in questo periodo abbiamo bisogno di aprire gli occhi sulle tante forme di povertà e sofferenza».
17 luglio 2025