Di seguito il saluto del cardinale vicario Baldo Reina all’incontro con il Santo Padre
Santo Padre,
grazie per la possibilità di questo incontro con i presbiteri, i diaconi e i seminaristi della Diocesi di Roma. Desidero brevemente presentarLe tutte le persone che sono in questa sala e tante altre che, per diversi motivi, non sono riusciti ad essere presenti.
Il clero romano è composto da 809 sacerdoti. I diaconi permanenti sono 149, il clero di altre diocesi presente nelle parrocchie per motivi di studio è composto da 500 sacerdoti, il clero di altre diocesi presso i collegi universitari 2347, il clero di associazioni clericali e prelature 211, il clero religioso 3914 per un totale di 8020 tra sacerdoti e diaconi. In particolare il clero romano è così configurato: 579 svolgono un servizio in diocesi (tra parrocchie, uffici, insegnamento, cappellanie e altri servizi), 15 hanno un ufficio fuori diocesi, 132 a vario titolo stanno svolgendo un’attività missionaria, oltre 50 hanno deciso di fermarsi per una sosta di riflessione o per altre sofferenze. Le parrocchie della diocesi sono 333, 174 le rettorie, oltre 100 le cappellanie degli ospedali e delle case di cure, 18 le cappellanie dei migranti, 3 le cappelle delle case circondariali, molteplice la presenza nelle scuole pubbliche e nelle pontificie università. Inoltre abbiamo oltre 50 sacerdoti anziani e con problemi di salute che sono accuditi presso la casa San Gaetano al Divino Amore (accogliamo anche sacerdoti di altre diocesi). I Seminaristi per la diocesi di Roma sono così distribuiti: 40 presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, 40 presso il Collegio Diocesano Redemptoris Mater e 4 presso l’Almo Collegio Capranica.
Di questa presenza così ricca e variegata insieme a Lei ringraziamo il Signore. Nei confronti di tutti i sacerdoti e diaconi che arrivano da fuori diocesi ci prendiamo cura attraverso l’accoglienza e l’accompagnamento formativo, compatibilmente con gli impegni di studio di ognuno. Quanti non alloggiano nei collegi universitari sono accolti nelle parrocchie. È una sana consuetudine che i presbiteri vivano insieme con esperienze belle di comunione e con una condivisione anche delle fatiche pastorali.
Il suo presbiterio, Santo Padre, è un presbiterio generoso, con un forte senso di appartenenza e con una passione pastorale molto marcata. Di fronte alle difficoltà reagisce in maniera positiva; schietto nel riconoscere i problemi o le criticità, con uno spiccato senso dell’umorismo e sempre pronto a ripartire per il bene della chiesa e delle singole comunità. Le difficoltà non mancano. Sono molteplici le provenienze, le culture e le sensibilità, diversi i modelli formativi con il conseguente lavoro pastorale che qualche volta fa fatica a comporre e a trasmettere una visione unitaria. Non siamo esenti dai condizionamenti culturali di questo tempo complesso e spesso ci interroghiamo su come reagire rispetto alle tante spinte che ci arrivano da ogni dove.
Santo Padre, il giorno dell’ordinazione ci è stato chiesto: “prometti a me a ai miei successori filiale rispetto e obbedienza?” A lei rinnoviamo filiale rispetto e affetto per essere suoi collaboratori nel servizio pastorale e alle sue mani affidiamo l’obbedienza della nostra vita al disegno del Padre per contribuire a rendere sempre più bella e santa la nostra amata diocesi. Ci accompagni, Santo Padre con la sua preghiera. Le vogliamo bene e chiediamo al Signore che La ricolmi di ogni grazia per il delicato ministero che Le è stato affidato. Grazie e ci benedica
12 giugno 2025