Il vicario Reina tra i nuovi cardinali. Il Papa: «Fare la strada di Gesù»

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Un richiamo all’umiltà e al servizio, l’invito a «fare la strada di Gesù» con tutte le sue conseguenze. Con il concistoro di oggi, il decimo del suo pontificato, Papa Francesco ha conferito la berretta a 21 nuovi porporati, che portano a 253 i membri del sacro collegio, di cui 140 elettori. Tra di loro cinque sono italiani, compreso il nuovo vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma, Baldo Reina, che ha ricevuto dal Pontefice la berretta, l’anello e il titolo di Santa Maria Assunta e San Giuseppe a Primavalle alle 16.47. E per la sua nomina, insieme alla Chiesa di Roma, festeggia anche quella di Agrigento che vede creare cardinale un suo figlio dopo otto secoli.

Gli altri italiani sono l’unico non elettore, il nunzio emerito Angelo Acerbi, 99 anni, il più anziano nella storia a ricevere la porpora, che ha rivolto il saluto al Papa nell’aprire la solenne cerimonia; gli arcivescovi di Torino, Roberto Repole, e Napoli, Domenico Battaglia; e il sottosegretario per la sezione migranti del dicastero per lo Sviluppo umano integrale, Fabio Baggio.

Nella sua omelia, il Pontefice, riferendosi al Vangelo di Marco, ha ricordato che la salita di Gesù verso Gerusalemme «non è un’ascesa alla gloria di questo mondo, ma alla gloria di Dio, che comporta la discesa negli abissi della morte. Il Vangelo mette in luce questo drammatico contrasto: mentre Gesù sta facendo una strada faticosa e in salita che lo porterà al Calvario, i discepoli pensano alla strada spianata e in discesa del Messia vincitore. Non dobbiamo scandalizzarci di questo, ma prendere umilmente coscienza che – per dirlo col Manzoni – “così è fatto questo guazzabuglio del cuore umano”». Francesco ha avvertito che «questo può succedere anche a noi: che il nostro cuore perda la strada, lasciandosi abbagliare dal fascino del prestigio, dalla seduzione del potere, da un entusiasmo troppo umano per il nostro Signore. Per questo è importante guardarci dentro, metterci con umiltà davanti a Dio e con onestà davanti a noi stessi, e chiederci: dove sta andando il mio cuore?». Il Papa, rivolto ai neo-cardinali, li ha ammoniti: «Badate bene a fare la strada di Gesù» che significa «anzitutto ritornare a Lui e rimettere Lui al centro di tutto. Nella vita spirituale come in quella pastorale, rischiamo a volte di concentrarci sui contorni, dimenticando l’essenziale (…) Anche la parola “cardine” ci richiama a questo, indicando il perno su cui viene inserito il battente di una porta: è un punto fermo di appoggio, di sostegno. Gesù è il punto d’appoggio fondamentale, il centro di gravità del nostro servizio, il “punto cardinale” che orienta tutta la nostra vita».

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7 dicembre 2024