In partenza il campo estivo della Pastorale giovanile: la Messa del cardinale Reina

Foto Gennari

Zaini in spalla, foto di gruppo di rito prima di salutare i genitori, salire sui pullman e partire per il campo estivo promosso dall’Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di Roma. Da oggi, 30 giugno, a domenica 6 luglio, circa 200 ragazzi, tra i 12 e i 18 anni, trascorreranno giornate di gioco, preghiera e riflessione a Prati di Tivo (Teramo), nel cuore del Gran Sasso, accompagnati da sacerdoti, animatori dell’équipe diocesana di pastorale giovanile e da educatori delle parrocchie di appartenenza.

“Custodi di speranza. Testimoni di una promessa che si compie, guidati dalla luce del Vangelo” è il tema che farà da filo conduttore alla settimana, durante la quale i giovani avranno l’opportunità di conoscere meglio se stessi e riscoprire l’importanza di Gesù nella propria vita. I due obiettivi sono stati delineati dal cardinale vicario, Baldo Reina, che nell’abside della basilica di San Giovanni in Laterano ha celebrato la Messa di apertura del campo estivo.

Facendo riferimento alla prima lettura proposta nella memoria dei santi primi martiri della Chiesa romana, in cui Abramo intercede per la salvezza degli abitanti di Sodoma e Gomorra, il porporato ha osservato che l’episodio biblico «aiuta a riflettere» e a resistere alla tentazione di credere che nella propria vita ci siano aspetti che non funzionano o alla tentazione di rimanere attaccati alle cose superficiali. «La prima finalità di un campo scuola – ha affermato – è provare a scendere in profondità in se stessi, a contemplare se stessi, a conoscersi un po’ meglio. Ci saranno momenti di meditazione, di svago in cui starete insieme, però valorizzate questi giorni per ritagliarvi del tempo e contemplare voi stessi», ha esortato il vicario, «perché certamente in ognuno c’è tanto di buono da riscoprire».

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30 giugno 2025