In preghiera per Benedetto XVI da San Giovanni in Laterano: «La gratitudine di tutta la diocesi che ha servito con disinteressato amore»

Foto di Cristian Gennari

«La festa della Santa Famiglia, quest’anno, si caratterizza dall’abbandono fiducioso dello Sposo di Maria e, con lui, di Benedetto XVI, il cui nome di battesimo è Giuseppe, in questo momento particolare della sua vita. Noi siamo qui per accompagnarlo con la nostra preghiera fiduciosa, per sostenerlo con tutto il nostro affetto, per esprimere a Dio la gratitudine di questa diocesi che lui ha amato tanto e servito con disinteressato amore». Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha spiegato, con semplici e toccanti e parole, il senso della celebrazione che ha presieduto ieri pomeriggio, 30 dicembre, nella basilica di San Giovanni in Laterano, dedicata in particolar modo a sostenere il Papa emerito Benedetto XVI, le cui condizioni di salute non sono buone.

Era stato proprio Papa Francesco, nei giorni scorsi, a chiedere a tutti di pregare per il suo predecessore. «Vorrei chiedere a tutti voi – aveva detto al termine dell’udienza generale – una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli, che lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine». Il Santo Padre si era anche recato al monastero Mater Ecclesiae, dove Joseph Ratzinger risiede, per visitarlo.

Un invito prontamente accolto dalla diocesi di Roma. «Benedetto XVI ha sempre mostrato una grande fiducia nella Provvidenza – ha detto anche il cardinale De Donatis nell’omelia della Messa di ieri –. Da sacerdote, da teologo, da vescovo, da papa, ha espresso, allo stesso tempo, la fortezza e la dolcezza della fede, l’essenzialità e la semplicità di chi sa che, quando si sogna con Dio, i sogni diventano realtà. Come san Giuseppe, il nostro vescovo emerito ha sempre sottolineato il primato della Parola di Dio sulle nostre parole umane, ricordando il grande valore del silenzio e dell’ascolto. Anche lui ci ha fatto gustare, nel suo pontificato, il vino nuovo e buono dell’amore».

La celebrazione, animata dal Coro della Diocesi di Roma, si è conclusa con l’atto di affidamento del Papa emerito a Maria.

31 dicembre 2022

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