Aiutare le parrocchie a orientarsi dopo le disposizioni del decreto “Cura Italia” dello scorso 17 marzo, tra mutui, finanziamenti e rapporti di lavoro. È questo l’obiettivo del Presidio di aiuto promosso dalla diocesi di Roma, con una lettera inviata dal prelato segretario generale monsignor Pierangelo Pedretti.
Per quanto riguarda mutui e finanziamenti bancari, è prevista agli artt.55 e ss. la possibilità di richiedere la sospensione delle rate di restituzione dei mutui e/o dei finanziamenti in corso fino alla data del 30/9/2020. Inoltre, è contemplata la possibilità di rinegoziare tali prestiti sostituendo la garanzia prestata con quella dello Stato. Per ogni richiesta di chiarimento e di aiuto, ci si potrà rivolgere al vice direttore dell’Ufficio amministrativo del Vicariato, il martedì pomeriggio e il mercoledì mattina, telefonando al numero 06/69886270 oppure inviando una mail all’indirizzo: vittorio.bonanni@diocesidiroma.it.
Agli artt. 22 e ss è prevista la possibilità di chiedere anche per le parrocchie con meno di 5 dipendenti la procedura di trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, a favore dei dipendenti in forze prima del 23 febbraio 2020. Per accedere a questo beneficio, dal quale sono esclusi colf e badanti, è preferibile rivolgersi ai propri consulenti del lavoro in quanto la domanda va effettuata telematicamente all’Inps. Per ulteriori specificazioni, tra gli allegati c’è una nota preparata dall’Ufficio giuridico del Vicariato.
Sulle locazioni si conferma dalla lettura del testo di legge che l’aiuto concesso agli inquilini/conduttori di immobili è limitato ai beni censiti C1 nei quali non è stata esercitata l’attività nel mese di marzo. Per tutti gli altri casi che dovessero emergere, è possibile contattare l’Ufficio giuridico: ufficiogiuridico@diocesidiroma.it. Ci si può rivolgere all’Ufficio diocesano anche per tutte le altre fattispecie contrattuali (ad esempio l’appalto per servizio di pulizie o simili) al fine di individuare la corretta procedura per la sospensione, ove possibile, dei servizi o dei pagamenti.
Quanto, infine, agli spostamenti, con riferimento al modulo di autocertificazione per la circolazione nei casi necessari previsti dalla normativa, qualora il sacerdote debba recarsi in altro luogo per lo svolgimento del proprio ministero potrà barrare la casella relativa alle “comprovate esigenze lavorative”, facendo riferimento al Codice Ateco 94.91 (attività delle organizzazioni religiose nell’esercizio del culto) che anche nelle ultime modificazioni apportate con il DM Mise del 25 marzo 2020 è inserito tra le attività non sospese.
Naturalmente anche i volontari che devono svolgere servizi di carità possono spostarsi: secondo quanto stabilito dall’ordinanza della Regione Lazio del 20 marzo, è garantita la mobilità dei volontari, per tutta una serie di attività. Oltre al modello di autocertificazione per gli spostamenti, è necessaria anche una dichiarazione su carta intestata dell’organizzazione (la parrocchia).
Tutti i moduli e documenti relativi si trovano nella sezione “Archivio documenti” del nostro sito, sotto la voce “Documenti della diocesi”.
Leggi il testo completo della lettera del prelato segretario generale
Leggi la nota sui rapporti di lavoro nelle parrocchie ai sensi del decreto “Cura Italia”
Scarica l’autodichiarazione per gli spostamenti
Scarica il modulo di adesione per il rinvio rata
Scarica il modulo per sospensione rata e rinegoziazione mutuo prestito
Scarica il modulo per sospensione leasing
Scarica la dichiarazione per i volontari
Leggi il Bollettino della Regione Lazio
27 marzo 2020