La Colletta di Terra Santa del Venerdì Santo

Come ogni anno il Venerdì Santo la Chiesa è chiamata a compiere un gesto di carità e di solidarietà verso i fratelli che vivono nella Terra Santa, attraverso una speciale Colletta. Lo ricorda il cardinale vicario Angelo De Donatis, che per l’occasione ha scritto una lettera ai sacerdoti della diocesi, per ricordare loro l’importanza di questo gesto di solidarietà.

L’appello del vicario è a tutti i fedeli, affinché siano «generosi in questa circostanza pur comprendendo bene – sottolinea – anche le difficoltà economiche che attraversano le nostre famiglie in questo tempo di pandemia».

«Il nostro Vescovo – scrive il vicario – ha visitato recentemente l’Iraq dove è arrivato quale pellegrino di pace e speranza all’insegna del motto evangelico “Siete tutti fratelli”. Una visita storica, la prima di un Pontefice nel Paese del Golfo e in un Paese a maggioranza sciita. Un pellegrinaggio da tempo desiderato per abbracciare un popolo che ha tanto sofferto ma che ha anche maturato una grande voglia di riscatto e di un futuro di pace. Il nostro mondo ha bisogno di riconciliazione e di pacificazione».

Quello del Santo Padre è stato un viaggio all’insegna della «fraternità», così come la Colletta straordinaria. «La raccolta per la Terra Santa – si legge infatti nella missiva del cardinale De Donatis – è la fonte principale per il sostentamento della vita delle comunità ecclesiali del Medio Oriente sotto la guida della Custodia Francescana. Grazie a questo aiuto economico le parrocchie proseguono il loro servizio pastorale con attenzione preferenziale per i poveri; si sostengono le scuole, gli ospedali e gli ambulatori, gli ospizi e i centri di ritrovo che continuano ad accogliere sofferenti e bisognosi, profughi e rifugiati, persone di ogni età e religione colpite dall’orrore della guerra».

Istituita da Paolo VI con l’esortazione apostolica “Nobis in Animo” del 25 marzo 1974, la colletta pro Terra Sancta si è celebrata l’anno scorso – in via eccezionale a motivo della pandemia di coronavirus e del lockdown che ha impedito la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni del triduo pasquale – domenica 13 settembre. Complessivamente, riferiscono dalla Congregazione per le Chiese orientali, sono stati raccolti 9.775.603,58 dollari. Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq: questi i territori che, sotto diverse forme, beneficiano di un sostegno proveniente dalla Colletta, come spiegano il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, e il segretario monsignor Giorgio Demetrio. Quello passato, ricordano, «è stato un anno di prova anche per la Città Santa di Gerusalemme, per la Terra Santa e per la piccola comunità cristiana che dimora in Medio Oriente, che vuole essere luce, sale e lievito del Vangelo».

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23 marzo 2021