«La meta per tutti è la vita nella carità»

«Ogni cammino di santità è in fondo un cammino di conformazione del nostro cuore al cuore di Cristo, per cui la meta è per tutti la vita nella carità, il partecipare alla carità di Cristo per tutti gli uomini, in particolare per i poveri». Lo spiega chiaramente il cardinale vicario Angelo De Donatis, nella quarta catechesi dedicata all’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et exsultate”. Nella basilica di San Giovanni in Laterano, ieri sera (lunedì 7 gennaio), il porporato si è soffermato in particolare sui paragrafi dal 95 al 109 del documento dedicato alla chiamata alla santità nel quotidiano.

«Né l’assenza di dolore, né l’impassibilità, né una certa serenità naturale – ha detto ancora il cardinale De Donatis – sono il segno della santità cristiana, ma è il vivere nell’amore; e l’amore si sa scomodare, vale a dire che sa soffrire, sa compatire, sa perdere la tranquillità perché tutto preso dal bene dell’altro».

Dopo una meditazione musicata dagli allievi del Conservatorio di Santa Cecilia, è seguita la catechesi di monsignor Marco Frisina, rettore della basilica di Santa Cecilia a Trastevere, dedicata alla figura di santa Teresa di Gesù Bambino.

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8 gennaio 2019