La solidarietà della Chiesa di Roma alla popolazione del Malawi

«Sono vicino alle popolazioni del Malawi colpite nei giorni scorsi da un fortissimo ciclone. Prego per i defunti, i feriti, gli sfollati. Il Signore sostenga le famiglie e le comunità più provate da questa calamità». Queste le parole pronunciate da Papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso, 15 marzo. Anche il cardinale vicario Angelo De Donatis ha subito espresso solidarietà alla popolazione colpita dalla grave calamità assicurando il ricordo nella preghiera. In questi giorni, infatti, il ciclone Freddy ha causato numerose vittime nel settore sud orientale del continente africano, particolarmente nel Malawi, una delle nazioni più povere dell’Africa australe.

Tramite l’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese, la diocesi di Roma ha stanziato una somma di cinquantamila euro da destinare alla popolazione alluvionata dell’arcidiocesi di Blantyre, città nel sud del Malawi, la più grande del Paese dopo la capitale Lilongwe.

Subito dopo il passaggio del ciclone, l’arcivescovo di Blantyre Thomas Luke Msusa ha scritto una lettera indirizzata a tutto il Popolo di Dio. «Desidero incoraggiare tutti quelli che sono ancora minacciati dal ciclone a cercare rifugio nelle parrocchie più vicine e istituzioni che sono salve. Ricordate, la prevenzione è sempre meglio della cura. (…) Voglio ringraziare tutti coloro che stanno donando cose varie di propria iniziativa. Inoltre lancio un appello affinché sia data maggiore assistenza alle vittime di questo disastro, che sono attualmente in condizioni miserabili. Le persone di buona volontà possono donare semplicemente cose come cibo, coperte, giocattoli per i bambini, acqua, prodotti per l’igiene personale».

Padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese, osserva: «Il surriscaldamento globale sta causando già da diversi anni danni indicibili, generando fenomeni alluvionali distruttivi o addirittura lunghi periodi di siccità. È importante ricordare che il continente africano contribuisce al global warming con una quota stimata attorno al 4 %, un valore minimale se confrontato con quello dei Paesi industrializzati».

17 marzo 2023