La visita a San Giovanni Bosco e l’impegno a raggiungere i lontani

«Cordialità e verità». All’insegna di queste due parole si è svolta la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina nella parrocchia di San Giovanni Bosco, il 3 e 4 febbraio, come racconta il parroco don Giorgio Mocci.

«Tra i momenti più significativi di questi due giorni c’è stata senz’altro la Messa del lunedì alle 18, con l’intronizzazione delle reliquie del beato Carlo Acutis – ricorda don Mocci –; tantissimi giovani ma anche tanti adulti hanno gremito la basilica per ascoltare le parole del cardinale e per la loro fede nel futuro santo». Il vicario del Papa per la diocesi di Roma, infatti, nel pomeriggio del 3 febbraio, ha presieduto la celebrazione eucaristica al termine della quale hanno fatto il loro ingresso solenne nella chiesa parrocchiale le reliquie del beato, che vi resteranno per una settimana.

Il cardinale Reina, nella sua visita pastorale, ha incontrato tutte le realtà che arrichiscono la comunità di San Giovanni Bosco: dai gruppi di preghiera alle associazioni, dai ministri straordinari agli animatori dell’oratorio, a tutti i membri del consiglio pastorale. «Ha avuto un approccio molto cordiale con tutti – sottolinea il sacerdote –; si vede che è interessato davvero alle situazioni». Oltre alla cordialità, come detto, ha fatto da filo conduttore a questi incontri anche la “verità”. «Il vicario non si è nascosto – evidenzia il parroco –; in maniera molto serena e cordiale, è venuto a condividere le sue preoccupazioni pastorali che sono le preoccupazioni della Chiesa universale e di Roma. Ha cercato di far capire ai vari gruppi incontrati come quest’ansia di raggiungere i lontani debba essere anche nostra, con un occhio particolare ai giovani, poiché ce ne sono anche di molto soli».

I giovani sono un po’ il fiore all’occhiello della comunità parrocchiale, alla quale fa capo anche un collegio universitario e una scuola parificata: entrambe le realtà sono state visitate dal cardinale Reina. Così come l’oratorio. «Quando è passato in oratorio – osserva don Mocci – il vicario è rimasto favorevolmente colpito anche dal dopo scuola, frequentato da molti ragazzi immigrati e di seconda generazione, così come da tanti che fanno volontariato; ha incontrato i vari gruppi di giovani e ha dialogato con loro. Anche con loro si è parlato di come raggiungere i lontani, soprattutto nel servizio dell’Estate ragazzi».

Per avvicinare anche chi è più lontano dalla parrocchia, in Quaresima, a San Giovanni Bosco, verranno organizzati tre incontri dedicati a Dante, a cura di Roberto Moratti, professore alla scuola salesiana di Treviglio e animatore di letterevive.it

6 febbraio 2025