Le ordinazioni sacerdotali per la diocesi di Roma

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Undici nuovi sacerdoti per la diocesi di Roma: saranno ordinati da Papa Leone XIV nella Messa di sabato 31 maggio, alle ore 10, nella basilica di San Pietro. La diocesi di Roma pregherà per loro nella veglia per le vocazioni sacerdotali e per la vita consacrata, che si terrà giovedì 29 maggio alle ore 21 nella basilica di San Giovanni in Laterano, durante la quale sono previste le catechesi di padre Maurizio Botta e le testimonianze degli ordinandi.

Di questi, in sette si sono formati presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore. Si tratta di Marco Petrolo, destinato alla parrocchia di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae; Enrico Maria Trusiani, che presterà servizio a Santa Maria Consolatrice; Federico Pelosio, che andrà a Santa Teresa di Calcutta; Giuseppe Terranova, destinato alla comunità dei Santi Fabiano e Venanzio; Francesco Melone, destinato a Santa Silvia; Andrea Alessi, che andrà alla Sacra Famiglia del Divino Amore; Hong Hieu Nguyen, impegnato nella parrocchia di Nostra Signora della Visitazione. Hanno invece studiato presso il Seminario Redemptoris Mater: Gabriele Di Menno Di Bucchianico, che andrà alla Gran Madre di Dio; Cody Gerard Merfalen, a San Raimondo Nonnato; Matteo Renzi, a Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca; Simone Troilo, a San Carlo da Sezze.

Osserva il vescovo Michele Di Tolve, responsabile dell’Ambito per la cura del diaconato, del clero e della vita religiosa: «Ogni vocazione proviene dal dono del Battesimo che questi giovani hanno ricevuto dalle loro famiglie e dalla comunità cristiana che lo ha fatto crescere. Hanno voluto seriamente mettersi in cammino per capire qual è la vocazione particolare che il Signore ha dato a ciascuno di loro. C’è chi ha lasciato una professione, chi ha deciso che la propria vita doveva essere completamente dedicata all’annuncio del Vangelo e all’edificazione del Corpo di Cristo che è la Chiesa. È una grande gioia per tutta la diocesi!».

Alcuni degli ordinandi hanno raccontato le origini della propria vocazione a Roma Sette, il settimanale della diocesi di Roma. La vocazione di Matteo, ad esempio, è «nata e maturata con la Scrittura. A 16 anni durante un ritiro lessi la storia di Geremia – dice –, una notte di due anni dopo il dialogo tra Gesù e Pietro. Parole determinanti per la scelta del Seminario». Francesco, invece, faceva attività in Seminario con il gruppo giovani. Gli venne spiegata la preghiera quotidiana con il Vangelo del giorno. «Facevo tante cose – ricorda –. La novità del silenzio nella preghiera ha aperto un’altra strada. All’inizio pochi minuti, poi è diventata una presenza sempre più profonda». Enrico Maria era amministratore d’azienda, è entrato in seminario a 36 anni per discernere se il desiderio che aveva nel cuore «fosse sincero – afferma –. Agli occhi del mondo ho perso tanto ma, pur avendo tutto, il cuore era inquieto, non amavo come Dio mi aveva pensato. Non tornerei indietro, la bellezza sta nel donarsi». Andrea, ex ufficiale militare, ha maturato la vocazione intorno ai quarant’anni, durante un periodo di volontariato su una spiaggia attrezzata per persone con disabilità, a Focene. «Tra preghiera, servizio e condivisione, ho sentito la chiamata forte e chiara al sacerdozio – dice –, suggellata dal canto “Vieni e seguimi”. Voglio essere un sacerdote strumento nelle mani di Dio, “scomparire in Cristo” come Papa Leone ha detto nella Messa con i cardinali».

27 maggio 2025