Guerra e pace nell’informazione giornalistica internazionale

La narrazione della guerra nei media internazionali tende a seguire una logica analitica e spettacolare. I conflitti vengono presentati attraverso resoconti tecnici, aggiornamenti sulle operazioni militari e analisi geopolitiche. L’accento è spesso posto sugli attori statali, sulle alleanze internazionali e sulle conseguenze economiche, più che sulle vite umane coinvolte.
La narrazione bellica promossa dai media internazionali può configurarsi come un dispositivo ideologico altamente performativo. In contesti dominati da strategie di guerra ibrida, il flusso informativo si converte in arma simbolica: le notizie, selezionate secondo criteri di rilevanza strategica, fungono da catalizzatori di consenso e strumenti di demonizzazione sistemica dell’altro. Si assiste così a un processo di semplificazione binaria che disattiva la complessità geopolitica, ricorrendo a dicotomie morali e costruzioni retoriche che trasformano il nemico in entità ontologicamente maligna.

 

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