Udienze
Giubileo dei Governanti
Programma aperto a tutti i Governanti e a tutti gli Amministratori
Sabato 21 giugno
– h. 11.00 Inizio del Pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro
– h. 17.00 Aula Giulio Cesare in Campidoglio
Incontro sul “Debito ecologico”
Introduce Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma
S.Em.za il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato
On. Mario Monti, Senatore a vita
– h. 20.30 Piazza Pio XII
Concerto “Armonie di speranza”, con la partecipazione di:
Aleksandr D. Malofeev (Russia);
Brad Mehldau, (Stati Uniti);
Gabriella Montero (Venezuela);
Francesco Piemontesi (Svizzera);
Beatrice Rana (Italia);
Aleksy Shadrin (Ucraina);
Nobuyuki Tsujii (Giappone);
Domenica 22 giugno
– h. 12.00 Piazza San Pietro
Partecipazione all’ Angelus del Santo Padre in settore riservato
– h. 17.00 San Giovanni in Laterano
Santa Messa presieduta dal Santo Padre Leone XIV
I Vescovi e i Presbiteri che desiderano concelebrare, e i Diaconi che vorranno partecipare, dovranno prenotarsi presso l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice tramite il seguente link: https://biglietti.liturgiepontificie.va/ . Le iscrizioni inizieranno solo dopo la pubblicazione ufficiale del calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre.
Presentazione del libro “La società adolescente” di Narciso Mostarda presso Feltrinelli di Torre Argentina
Presentazione del libro “La società adolescente” di Narciso Mostarda presso Feltrinelli di Torre Argentina
La preghiera per gli oltre 4mila migranti morti «perché cercavano la vita»
Una fiammella dopo l’altra, per ricordare, ma soprattutto per riaccendere la speranza. Nella basilica di Santa Maria in Trastevere riecheggiano alcuni dei nomi dei 4.158 profughi che hanno perso la vita da giugno del 2024 a oggi. Anche le loro storie vengono ricordate. Vite cancellate che riprendono forma, mentre decine di candele vengono accese e lasciate ai piedi dell’altare maggiore. Proprio davanti a due immagini di volti sofferenti. Quelli di un padre e di un figlio che si stringono a vicenda, mentre piangono con ancora addosso il salvagente. E quelli di quattro uomini con lo sguardo nel vuoto.
È uno dei momenti più intensi della veglia “Morire di Speranza”, che è stata presieduta ieri, 18 giugno, dal cardinale vicario Baldo Reina, alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato. Un momento di preghiera in memoria delle vittime dei viaggi verso l’Europa, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio insieme a Centro Astalli, Caritas italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche, Acli, Scalabrini International Migration Network, Associazione Papa Giovanni XXIII e Acse. «Siamo qui questa sera – ha detto il cardinale vicario – per ricordare i nostri fratelli che sono morti perché cercavano la vita, perché avevano bisogno di futuro, di speranza, e avevano sognato per loro stessi e per le loro famiglie qualcosa di diverso che non fosse la carestia, la guerra e la mancanza di lavoro».
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19 giugno 2025
E’ entrata nella luce della Resurrezione Piera, mamma di monsignor Aperti
Il Cardinale Vicario Baldassare Reina,
il Consiglio Episcopale,
i Presbiteri e i Diaconi della Diocesi di Roma
sono vicini al dolore di Mons. Riccardo Aperti,
Docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ecclesia Mater,
per la morte della sua cara mamma
Piera
di anni 94
e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Piera
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.
I funerali saranno celebrati domani, 20 giugno 2025, alle ore 10.00,
presso la Parrocchia Santi Mario e Compagni Martiri
(Via del Ponte delle sette miglia, 245)
Anniversario dell’ordinazione presbiterale di Leone XIV, gli auguri del cardinale vicario

La Diocesi di Roma rende grazie al Signore per il dono della vita sacerdotale del suo Vescovo nel giorno in cui ricorda il 43° anniversario di ordinazione presbiterale e invoca l’intercessione della Madonna della fiducia affinché lo sostenga e lo illumini nel servizio alla Chiesa.
Card. Vicario Baldassare Reina
Presso Santa Maria in Trastevere – Veglia di preghiera “Morire di Speranza” in ricordo dei migranti morti nei viaggi verso l’Europa
Presso Santa Maria in Trastevere – Veglia di preghiera “Morire di Speranza” in ricordo dei migranti morti nei viaggi verso l’Europa
Monsignor Ambarus nuovo arcivescovo di Matera – Irsina e vescovo di Tricarico
Il Santo Padre ha nominato arcivescovo di Matera – Irsina e vescovo di Tricarico, unendo nuovamente in persona Episcopi le due sedi, monsignor Benoni Ambarus, finora vescovo ausiliare della diocesi di Roma. L’annuncio è stato dato dal cardinale vicario Baldassare Reina, nella Sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense alle ore 12 di oggi, mercoledì 18 giugno 2025, in contemporanea alla Sala Stampa della Santa Sede.
Nato a Somusca-Bacau (Romania) il 22 settembre 1974, “don Ben” – come tutti affettuosamente chiamano monsignor Ambarus – ha frequentato il Seminario di Iaşi (Romania) e a partire dal novembre 1996 ha continuato la formazione seminaristica nel Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove ha ottenuto il Baccalaureato in Teologia. Nel 2001 ha conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il 29 giugno 2000 è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Iaşi (Romania) e poi incardinato nella diocesi di Roma nel 2007. Tra i vari incarichi ricoperti nella diocesi di Roma, ricordiamo quelli di assistente nel Seminario Maggiore (2001-2004), collaboratore parrocchiale e poi vicario parrocchiale a San Frumenzio ai Prati Fiscali (2004-2010); vicario parrocchiale a Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae a Torre Gaia (2010-2012); parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Mauricana (2012-2017). Quindi, monsignor Ambarus è stato prima vice direttore (2017-2018) e poi direttore (2018-2021) della Caritas diocesana di Roma. È stato nominato ausiliare per la diocesi di Roma il 20 marzo 2021 e ordinato vescovo il 2 maggio 2021.
Nel Vicariato di Roma ha svolto il ministero episcopale come incaricato dell’Ambito della diaconia della Carità, direttore della Pastorale sanitaria e della Pastorale carceraria, presidente della Fondazione di Culto Caritas Roma. In seno alla Conferenza Episcopale Italiana, è segretario della Commissione per le Migrazioni, mentre nella Conferenza Episcopale Regionale, è vescovo delegato per le Migrazioni e vescovo delegato per la Carità.
«In tanti anni di servizio nella diocesi di Roma, si è occupato degli ultimi», ha sottolineato il cardinale Reina, annunciando la nuova nomina. «Lo abbiamo sempre visto – ha aggiunto – laddove l’umanità è sofferente. Ha permesso alla diocesi di Roma di respirare con il polmone della carità e del bene».
E proprio per il dono di questo servizio nell’ambito della carità, il vescovo Ambarus ha voluto ringraziare il Signore: «Per tutte le persone ferite che ho potuto incontrare, ascoltare, sostenere, aiutare: poveri, emarginati, rom, migranti, carcerati, malati. Per il dono immenso ricevuto attraverso i racconti delle loro storie, la testimonianza della loro fede e speranza, le lacrime che mi hanno permesso di asciugare, il passo in più di vita che abbiamo fatto insieme, loro nella propria vita e io nella mia insieme a loro».
«Tra pochi giorni celebrerò 25 anni di sacerdozio – ha detto –; mi limito a dire che mi sento avvolto dalla bontà e la tenerezza provvidente del Padre, che come un educatore divino e paterno qual è, ha sempre guidato i miei passi». La «gratitudine verso il Signore – ha proseguito nel suo saluto –, mi porta ad esprimere la mia gratitudine per tutta la Chiesa di Roma, che nel 1996 mi ha accolto ventiduenne, arrivato in treno alla Stazione Termini dopo due giorni di viaggio…. Mi ha formato, plasmato, e con la fiducia che mi ha riservato, mi ha affidato gli incarichi pastorali di questi anni».
Quando all’arcidiocesi di Matera – Irsina e alla diocesi di Tricarico, ha concluso il vescovo, «ho nel cuore fermo il desiderio di iniziare presto a camminare insieme a voi sulla strada che il Signore ci indicherà. Solo uniti al Signore, Capo e Pastore della Chiesa, saremo riflesso della sua luce, saremo testimoni del suo amore verso tutti, specialmente verso ogni forma di umanità ferita nella propria dignità, per ridestare la speranza, rialzare la testa nel cammino verso la Patria del Cielo».
18 giugno 2025