21 Agosto 2025

Nembrini e il suo Miguel Mañara, sei incontri on line per la Quaresima

Siviglia, anno 1656. Don Miguel Mañara è un giovane nobile spagnolo, noto in tutta la città per essere un grande seduttore. Ma è profondamento insoddisfatto. Incontrando una giovane donna scopre cosa gli manca davvero: una sposa. Per Miguel inizia così una nuova vita, ma poco dopo le nozze sua moglie Girolama muore. L’esperienza del dolore costringe ancora una volta il giovane a guardare in fondo al suo cuore: deciderà di farsi frate e morirà in odore di santità. La storia del nobile spagnolo è stata ripresa dal drammaturgo lituano Oscar Vadislas de Lubicz Milosz nel 1912, ed è ispirata alla vita di un religioso spagnolo realmente esistito e vissuto nel Seicento. A presentarla ai fedeli è Franco Nembrini – che al testo di Milosz ha dedicato anche un libro edito da Centocanti – in sei incontri on line, al via dal 20 febbraio e in programma nei sabati di Quaresima fino al 27 marzo, alle ore 21.30, trasmessi in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma e sul canale YouTube Lapartemigliore. A presentare e accompagnare Nembrini saranno don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni, e don Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio diocesano per la cultura e l’università, che definiscono l’iniziativa «un dono per la Quaresima».

Insegnante di italiano, tra i fondatori della scuola “La Traccia” di Calcinate (Bg), Nembrini è stato presidente della Federazione opere educative della Compagnia delle Opere e membro della Consulta nazionale di pastorale scolastica della Cei; dal 2018 è membro del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Alla storia di conversione del nobile spagnolo avrebbe dovuto dedicare alcuni incontri nella basilica di San Giovanni in Laterano già nella Quaresima dello scorso anno, che furono però annullati a causa dell’emergenza sanitaria. «Neanche a farlo apposta la vicenda è ambientata proprio nel periodo quaresimale – riflette –, comincia con la grande confessione che possiamo identificare liturgicamente con la celebrazione delle ceneri e propone un cammino di conversione, cioè di riappropriazione dell’umano che culmina con la gloria della Resurrezione, ovvero con il miracolo della guarigione del paralitico».

Nembrini racconta del suo primo incontro con il testo di Milosz, quando era adolescente. «A me questo libro è stato messo in mano quando, all’età di 17 anni, ho incontrato don Luigi Giussani e ho ritrovato la fede – ricorda –. È stato il libro della mia vita, mi ha accompagnato nel definirsi della mia vocazione, ha risposto alle mie domande più profonde e più vere circa la natura dell’amore, il significato del matrimonio, il valore dell’amicizia, il mistero del dolore. Per la sua semplicità e la sua radicalità si presta in modo clamoroso a interpretare la domanda di senso di un’intera generazione e la possibilità di una risposta positiva alla domanda se la vita sia un bene e se sia ancora possibile amare».

18 febbraio 2021

E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Lorenzo Vecchiarelli

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che oggi è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do
Mons. Lorenzo Vecchiarelli
di anni 83

Assistente Spirituale del Centro di Spiritualità
per i lontani dalla fede dal 2013,
Parroco della Parrocchia di San Timoteo
dal 1991 al 2013

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali si svolgeranno sabato 20 febbraio 2021, alle ore 11.00,
presso la Parrocchia di San Timoteo
(Via Apelle, 1)

18 febbraio 2021

La Quaresima a Santa Emerenziana, tra solidarietà e iniziative via web

Una Quaresima di carità con lo sguardo che si rivolge al quartiere, alla città ed al mondo. È questo il percorso che la comunità di Santa Emerenziana si prepara a vivere all’insegna della riflessione e della conversione verso la Pasqua di Resurrezione. Sono diverse, infatti, le iniziative di carità che la parrocchia ha programmato per vivere la Quaresima in tempo di pandemia. Si inizia dal contatto quotidiano che si espliciterà con l’invio, ogni giorno, di una nota audio con una riflessione del parroco don Carlo Purgatorio, che sarà diffusa attraverso la lista Whatsapp parrocchiale.

Lo sguardo poi continua ad essere rivolto al territorio del quartiere, con il Centro di ascolto Caritas che ogni lunedì dalle 10 alle 12 ed ogni venerdì dalle 16.30 alle 18.30, accoglie quanti hanno necessità di esporre problemi, vicinanza nelle difficoltà e fanno richiesta di supporto e sostegno. Lo sguardo di carità si orienta alla città, rivolgendosi soprattutto verso gli “invisibili”. Il riferimento è ai tanti senzatetto ed ai poveri che, con la collaborazione della Comunità di Sant’Egidio, saranno ospiti della parrocchia domenica 21 febbraio, quando in occasione della Santa Messa delle ore 11, sarà ricordata Modesta Valenti e tutti i senzatetto morti nel 2020. Al termine della celebrazione, così come accade da 6 anni, a tutti gli “ospiti speciali” sarà offerto il pranzo. A differenza di quanto accaduto negli anni scorsi, nel rispetto delle normative anti contagio da Covid-19, a ciascuno sarà distribuita, dai volontari della parrocchia, una lunch box preparata da un catering grazie alla generosità di tanti parrocchiani.

«Per sentirsi parte della grande famiglia della Chiesa universale e poter ampliare il nostro sguardo – fa sapere don Purgatorio –, la parrocchia ha programmato per lunedì 1 marzo alle ore 21 un incontro virtuale con un sacerdote che vive in Iraq, alla vigilia del viaggio apostolico di Papa Francesco in quel Paese. L’appuntamento, promosso grazie alla collaborazione con l’associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”, si svolgerà tramite Zoom e sarà trasmesso sul canale Youtube della parrocchia».

La Quaresima in parrocchia si vivrà poi, oltre che con le celebrazioni eucaristiche festive e feriali, anche con la Via Crucis comunitaria ogni venerdì alle 17.15 e con due serate, previste per il 10 ed 11 marzo, dedicate agli Esercizi Spirituali che saranno guidati da don Enrico Grassini dell’arcidiocesi di Siena. Tutte le iniziative ed i momenti comunitari saranno trasmessi in live streaming sul sito parrocchiale, sul canale Youtube e diffusi tramite Whatsapp.

17 febbraio 2021

Un pozzo di acqua viva nella Chiesa di Santa Maria in Via

Nel cuore del rione Trevi, tra largo Chigi e Via del Tritone, sorge la splendida Chiesa di Santa Maria in Via. La primitiva chiesa risale al X secolo d.C., come risulta nella menzione di una bolla del 955 di Papa Agapito II. Nel XII secolo, contigua all’antica chiesa, vi era la stalla del palazzo del cardinale Pietro Capocci. La notte tra il 26 e il 27 settembre 1254, dal pozzo della stalla, improvvisamente, l’acqua cominciò a risalire inondando tutto l’ambiente. I servi, allarmati dallo strepito dei cavalli, accorsero in fretta e notarono, stupiti, che sulle acque galleggiava una pesante tegola sulla quale era dipinta un’immagine mariana. I servi tentarono di afferrare l’icona, che qualcuno dei servi aveva gettata nel pozzo per incuria o forse per disprezzo, ma essa continuamente sfuggiva dalle loro mani. Avvisarono il Cardinale che, vestiti gli abiti cardinalizi, in fretta si recò nella stalla con tutta la sua nobile corte e, fatta una breve e fervente preghiera alla Vergine, entrò nell’acqua e al primo tentativo riuscì ad afferrare la preziosa effige di Maria, la portò nel suo appartamento e rimase tutta la notte in preghiera. Al mattino, il Cardinale corse a riferire l’accaduto al Santo Padre Alessandro IV, che stupito chiese un’indagine accurata sul prodigio e accertatane la veridicità, diede il permesso, assecondando il desiderio del Cardinale, di costruire un santuario inglobando la stalla con il pozzo in una preziosa cappella. Il Papa prese parte alla solenne processione con la quale fu trasportata la miracolosa icona mariana nel nuovo santuario. Il Cardinale Capocci fece in dono alla Chiesa di Santa Maria in Via di numerose reliquie di Santi, tra cui una particella della pietra del pozzo del Patriarca Giacobbe, dove il Signore Gesù chiese alla Samaritana: “Dammi da bere” (Gv 4, 10). 

L’attuale prospetto della chiesa di S. Maria in Via è frutto del contributo di diversi artisti che vi lavorarono nell’arco di circa un secolo, da Giacomo Della Porta nel 1594 all’architetto Carlo Rainaldi, che nel 1681 ne ultimò i lavori. La chiesa si presenta con un’alta facciata in travertino, distribuita su due ordini orizzontali. Sul fregio che separa i due ordini, una lunga iscrizione in latino che ricorda che la chiesa è stata “Dedicata a Dio in onore della Vergine Maria Madre di Dio nell’anno 1256”. Fu Papa Leone X De Medici che nel 1513 affidò la custodia della Chiesa ai Padri Servi di Maria, che ancora oggi offrono il loro prezioso servizio in questo luogo sacro.

L’interno è ad una sola navata, affiancata da quattro cappelle per parte e coronata dalla cappella maggiore absidata, ricca di decorazioni e di colori. La prima cappella a destra, detta Cappella del Pozzo, è la più profonda tra le cappelle della chiesa, perché comprende il pozzo dalle cui acque emerse e fu ricuperata, nel 1256, l’effige mariana, che da allora viene venerata come la Madonna del Pozzo. Si tratta di un piccolo affresco del XIII secolo opera di un ignoto pittore della Scuola romana, realizzato su di un frammento di tegola o lavagna. La Vergine Maria è rappresentata a mezzo busto con il capo un poco inclinato, circondato dall’aureola dorata e ammantato d’azzurro. Il volto della Vergine è connotato allo stesso tempo da profonda dolcezza e mestizia, i grandi occhi esprimono materna preoccupazione e sembrano scrutare l’anima dell’osservatore. Il 17 gennaio 1646, l’icona mariana fu solennemente incoronata dal Capitolo Vaticano. Essa è contenuta in un tabernacolo seicentesco di marmi policromi fra due colonne di pavonazzetto. Incluso nella parete destra si vede il pozzo circolare dalle cui acque emerse l’effige miracolosa. I fedeli continuano ad attingere l’acqua miracolosa dal rubinetto situato accanto al pozzo. 

Ogni anima assetata di amore, che qui si lascia scrutare dai grandi occhi della Madonna del Pozzo, riceve l’acqua viva che Gesù promise alla Samaritana: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva» (Gv 4, 10). Attingiamo con gioia a questa fonte di “acqua viva”, nella certezza che chi beve di quest’acqua non avrà più sete in eterno (cfr. Gv 4, 14).

 

A cura delle Missionarie della Divina Rivelazione

Le stazioni quaresimali nelle chiese di Roma

Inizia la Quaresima e con questa l’antico rito delle “stationes”: cioè fermarsi, “sostare” prima di intraprendere il pellegrinaggio quotidiano in atteggiamento di lode e di preghiera. Secondo la tradizione, i fedeli di Roma si fermano in una delle diverse chiese del centro storico dove sono custodite le memorie dei martiri; qui viene celebrata la Messa, preceduta da una processione durante la quale vengono cantate le litanie dei santi. La prima delle stazioni quaresimali è prevista il Mercoledì delle Ceneri, come di consueto con il Papa, vescovo della diocesi di Roma: si tiene infatti oggi nella basilica di San Pietro.

Domani, giovedì 18 febbraio, l’appuntamento è invece alle ore 17 a San Giorgio al Velabro; venerdì alle 16.30 ai Santi Giovanni e Paolo al Celio; sabato alle 18.30 a Sant’Agostino in Campo Marzio e domenica, prima di Quaresima, alle 17.30 a San Giovanni in Laterano.

Il 22 la stazione quaresimale sarà a San Pietro in Vincoli a Colle Oppio alle 17; il giorno successivo, martedì 23, a Sant’Anastasia al Palatino alle 18; mercoledì 24 a Santa Maria Maggiore alle 17.30; giovedì 25 a San Lorenzo in Panisperna alle 17; venerdì 26 ai Santi XII Apostoli al Foro Traiano alle 18.30. Ancora, sabato 27 si torna a San Pietro in Vaticano alle 17 mentre nella seconda domenica di Quaresima, il 28 febbraio, sarà la volta di Santa Maria in Domnica alla Navicella, alle ore 19.

Il primo marzo si apre con la stazione di San Clemente al Colosseo alle 18.30; martedì 2 marzo a San Saba all’Aventino alle 18; mercoledì 3 a Santa Cecilia in Trastevere alle 17.30; giovedì 4 a Santa Maria in Trastevere alle 17.30; venerdì 5 a San Vitale in Fovea alle 18.30; sabato 6 ai Santi Marcellino e Pietro al Laterano alle 19. Nella terza domenica di Quaresima, 7 marzo, ci si ritroverà invece nella chiesa di San Lorenzo fuori le Mura alle 18.30.

Il giorno successivo, lunedì 8 marzo, ci si sposta invece a San Marco al Campidoglio alle 19; martedì 9 a Santa Pudenziana al Viminale alle 17; mercoledì 10 ai Santi Nereo e Achilleo a piazzale Numa Pompilio alle 17; giovedì 11 ai Santi Cosma e Damiano in Via Sacra alle 18; venerdì 12 a San Lorenzo in Lucina alle 18; sabato 13 a San Camillo de Lellis a via Sallustiana alle 18. Santa Croce in Gerusalemme sarà invece la stazione nella IV domenica di Quaresima, il 14 marzo alle 11.30.

Lunedì 15 la liturgia sarà ai Santi Quattro Coronati al Celio alle 18.30; martedì 16 a San Lorenzo in Damaso alle 19; mercoledì 17 a San Paolo fuori le Mura alle 17; giovedì 18 ai Santi Silvestro e Martino ai Monti alle 18; venerdì 19 a Sant’Eusebio all’Esquilino alle 18; alla stessa ora, sabato 20, sarà invece la volta di San Nicola in Carcere. Nella V domenica di Quaresima, il 21 marzo, ancora a San Pietro in Vaticano alle ore 17.

Il 22 marzo ci si ritrova invece a San Crisogono a Trastevere alle 18; martedì 23 a Santa Maria in Via Lata alle 18; mercoledì 24 a San Marcello al Corso alle 19; giovedì 25 a Sant’Apollinare alle Terme neroniane-alessandrine alle 12.30; venerdì 26 a Santo Stefano Rotondo al Celio alle 17; sabato 27 a San Giovanni a Porta Latina alle 17.30. Il 128 marzo sarà la Domenica delle Palme e la “statio” sarà a San Giovanni in Laterano alle 17.30.

La Settimana Santa vedrà le stazioni lunedì 29 a Santa Prassede all’Esquilino alle 18; martedì 30 a Santa Prisca all’Aventino alle 18; mercoledì 31 a Santa Maria Maggiore alle 17.30. Il primo aprile, Giovedì in Coena Domini, a San Giovanni in Laterano alle 17.30; il 2, Venerdì in Passione Domini, a Santa Croce in Gerusalemme alle 15; sabato 3 a San Giovanni in Laterano alle 21; infine il 4 aprile, Domenica di Pasqua, a Santa Maria Maggiore alle 18.

La settimana successiva inizia il periodo pasquale, l’ultimo in cui si tengono le stazioni quaresimali. Lunedì 5 sosta a San Pietro in Vaticano alle 17; martedì 6 a San Paolo fuori le Mura alle 17; mercoledì 7 a San Lorenzo fuori le Mura alle 18.30; giovedì 8 ai Santi XII Apostoli al Foro Traiano alle 18.30; venerdì 9 a Santa Maria ad Martyres al Pantheon alle 17; sabato 10 a San Giovanni in Laterano alle 17.30; l’11 aprile, Domenica in Albis, a San Pancrazio alle 16.30.

17 febbraio 2021

La celebrazione di inizio Quaresima per i cappellani ospedalieri

Domani, 18 febbraio 2021, alle ore 10 presso la chiesa Gesù Maestro, in via Portuense 739, presso le Suore Pie Discepole del Divin Maestro, avrà luogo la liturgia penitenziale dei cappellani ospedalieri presieduta da monsignor Paolo Ricciardi, vescovo delegato per la Pastorale Sanitaria per la Diocesi di Roma, appuntamento significativo che segna l’inizio del tempo di Quaresima.

17 febbraio 2021

Oggi gli uffici del Vicariato aprono alle ore 9.30

Oggi, Mercoledì delle Ceneri, gli uffici del Vicariato apriranno alle ore 9.30.

17 febbraio 2021

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa con l’imposizione delle ceneri per l’inizio della Quaresima per il personale del Vicariato

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Messa con l’imposizione delle ceneri per l’inizio della Quaresima per il personale del Vicariato.

Ascolto dei giovani ed adolescenti – Sentimenti ed emozioni

Tutorial sull’ascolto degli adolescenti e dei giovani

Messaggio del cardinale vicario ai catecumeni che saranno eletti nella Quaresima 2021

Il messaggio del cardinale vicario ai catecumeni che saranno eletti nella Quaresima 2021 – Domenica 14 febbraio 2021

La liturgia penitenziale nei settori con i vescovi ausiliari

Il giovedì dopo il Mercoledì delle Ceneri abitualmente il Santo Padre si recava nella basilica di San Giovanni in Laterano per incontrare il clero della diocesi di Roma e celebrare una liturgia penitenziale. Giovedì 18 febbraio, nell’impossibilità di potersi ritrovare con il Pontefice a causa delle previste misure di distanziamento e per evitare assembramento di più persone, la liturgia penitenziale sarà celebrata nei settori e presieduta dai rispettivi vescovi ausiliari, con inizio per tutti alle ore 10.

Per il settore Centro presiederà il cardinale vicario Angelo De Donatis, precisamente nella basilica dei Santi XII Apostoli. Per il settore Est, invece, l’arcivescovo Gianpiero Palmieri celebrerà la penitenziale nella basilica di Santa Maria Ausiliatrice. La celebrazione del settore Sud si terrà al Santuario Nuovo del Divino Amore con il vescovo Dario Gervasi. Per il settore Nord il vescovo Guerino Di Tora celebrerà invece a Santa Maria della Speranza. Nel settore Ovest, alla stessa ora, il vescovo Paolo Selvadagi sarà a San Giuseppe al Trionfale.

15 febbraio 2021

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