20 Maggio 2025

Sul Cantico dei Cantici la Giornata per il dialogo ebraico-cristiano

“Il Cantico dei Cantici” sarà al centro della Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, il 16 gennaio 2020 alle ore 17 nell’Aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense. Dialogheranno sul testo biblico il Rav Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, e il professor Luca Mazzinghi, docente di Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana.

L’appuntamento sarà aperto dal saluto del vescovo Paolo Selvadagi, delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, mentre le conclusioni saranno affidate a monsignor Marco Gnavi, incaricato Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso ed i nuovi culti. L’incontro sarà moderato da don Giuseppe Pulcinelli, responsabile per i rapporti con l’ebraismo nella Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo.

19 dicembre 2019

Sui social i video dedicati all’ascolto

Foto di Cristian Gennari

Video creati da ragazzi e pensati per i loro coetanei, dedicati all’ascolto: questa l’iniziativa della Pastorale giovanile diocesana pensata per questo tempo in cui è difficile raggiungere i ragazzi “dal vivo”. Ecco, allora, che i social diventano strumento importante di evangelizzazione, grazie appunto alla possibilità di pubblicare video sulle pagine YouTube, Facebook e Instagram del Servizio diocesano.

«L’obiettivo – spiega don Alfredo Tedesco – è farli confrontare con argomenti che solitamente non vengono loro sottoposti, senza però indirizzarli verso una risposta precostituita o un’offerta formativa, ma limitandosi ad ascoltare i loro pensieri e i loro sentimenti; possono così emergere spunti utili, tali da permettere un dialogo nuovo, partendo proprio dalle stesse parole dei ragazzi che hanno partecipato al video».

Per realizzarli (Qui la playlist completa) sono stati intervistati un campione di ragazzi che sia espressione del target di riferimento, ovvero giovani di età compresa tra i 14 e i 22 anni provenienti dalle diverse aree di Roma e rappresentativi di ogni ceto sociale. «Speriamo che questi video – conclude – diventino strumenti operativi, da utilizzare nel rapporto con i ragazzi, che stimolino il confronto e possano attivare un dialogo con tutte le figure di riferimento con cui normalmente vengono in contatto».

12 aprile 2021

Sui giovani il terzo incontro di formazione per il cammino sinodale

E’ andato in onda sabato 8 gennaio il terzo incontro formativo per le équipe pastorali e per i gruppi in cammino sinodale. Come sempre è stato possibile seguire l’incontro sia attraverso la pagina Facebook della diocesi di Roma, sia in televisione su Nsl, canale 74 del digitale terrestre.

L’incontro è stato guidato da don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura da Bagnoregio. Tre le parti nelle quali è stato suddiviso. Nella prima, a cura di Michele di Bari, dell’équipe sinodale diocesana, ci sono le testimonianza dal mondo giovanile. Segue un momento di ascolto biblico con don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni della diocesi, dedicato all’incontro di Gesù con la bambina di 12 anni. Infine alcune notizie sul cammino sinodale.

4 gennaio 2022

Su Tv2000 tre catechesi del cardinale De Donatis dedicate a san Giuseppe

Il cardinale vicario Angelo De Donatis terrà un triduo di meditazioni in preparazione alla festa di san Giuseppe dal titolo “Con cuore di Padre”. Registrate nella cappella del Vicariato, le catechesi verranno trasmesse su Tv2000 nei giorni 16, 17 e 18 marzo alle ore 12.20, subito dopo il telegiornale.

L’iniziativa si inserisce nell’anno dedicato a san Giuseppe, indetto da Papa Francesco lo scorso 8 dicembre, nel giorno in cui ricorrevano i 150 anni del decreto Quemadmodum Deus, con il quale il Beato Pio IX dichiarò san Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica. Questo speciale periodo si concluderà l’8 dicembre del 2021 e prevede la concessione del dono dell’indulgenza plenaria ai fedeli, con indicazioni specifiche soprattutto nelle giornate tradizionalmente dedicate allo sposo di Maria, come appunto il 19 marzo e il primo maggio. Ma non solo. Venerdì 19 marzo, infatti, sarà una data ancor più importante in questo 2021 perché Papa Francesco inaugurerà l’anno “Famiglia Amoris Laetitia”, che si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma con il Santo Padre, indetto nel quinto anniversario della pubblicazione dell’esortazione apostolica.

5 marzo 2021

Su Tv2000 il Rosario da Regina Coeli con il cardinale De Donatis

Il cardinale vicario Angelo De Donatis guida la preghiera del Rosario nella cappella del carcere di Regina Coeli, e Tv2000 lo trasmesse in diretta televisiva. Domani, 5 gennaio, a “Prega con noi”, Tv2000 (canale 28 e 157 Sky)e InBlu2000 invitano infatti i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi, alle 20.50, per recitare insieme il Rosario.

«In questo lungo tempo di pandemia – dichiara il direttore di Tv2000 e InBlu2000 Vincenzo Morgante – su Tv2000 e InBlu2000 abbiamo trasmesso in prima serata la recita del Rosario, guidata dai nostri vescovi, all’interno di chiese e santuari, luoghi simbolo di fede e comunione. Ma è la prima volta che la preghiera mariana in questa modalità raggiunge i fedeli, attraverso le nostre telecamere, dalle mura di un carcere. Grazie al cardinale Angelo De Donatis, che guiderà il Rosario, i nostri telespettatori, ascoltatori e tutti noi potremo unirci in preghiera con i detenuti della Casa circondariale Regina Coeli di Roma. È molto importante per noi – prosegue Morgante – che questo avvenga in un periodo come quello delle feste natalizie in cui più profondo è il dolore per la solitudine e la lontananza dagli affetti. Tv2000 e InBlu2000, con la diocesi di Roma e insieme al personale del carcere e al suo cappellano padre Vittorio Trani, attraverso questo gesto desiderano farsi portatrici di speranza, di conforto e di vicinanza proprio a coloro che, come tante volte ripete Papa Francesco, sono i dimenticati del mondo, attraverso i quali, però, Dio vuole farsi riconoscere».

4 gennaio 2021

Su Edith Stein l’ultimo incontro di “Ascoltando i maestri”

Si conclude il ciclo di incontri “Ascoltando i maestri”. L’ultimo appuntamento sarà dedicato a Edith Stein e avrà luogo il 20 aprile 2023, alle ore 19.45, presso la basilica carmelitana di Santa Maria della Vittoria (largo di Santa Susanna).

“Che senso può avere la chiamata a una vita che viene dal nulla e va verso il nulla?” è il titolo della serata, che vedrà la partecipazione di monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma, e di Angela Ales Bello, docente alla Pontificia Università Lateranense. Moderatore sarà Francesco d’Alfonso, dell’Ufficio diocesano.

Inoltre l’attrice Roberta Azzarone, che leggerà brani tratti dai diari e dalle lettere di Edith Stein, liberamente adattati da Francesco d’Afonso. La cantante Laura Barchi, accompagnata dal pianista Marco De Santis, eseguirà il brano “Il Carmelo di Echt” di Juri Camisasca portato al successo da Giuni Russo. Il Coro femminile Eos, diretto da Fabrizio Barchi, eseguirà alcuni brani che saranno accompagnati dalle coreografie danzate da Federica Bisceglia e Alessandro Scavello.

19 aprile 2023

Su arte e fede il corso per i catechisti

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Inizia il 6 febbraio il corso di formazione permanente per catechisti “Arte e fede a Roma”, che si terrà fino al 13 marzo con una serie di incontri on line, dalle 21 alle 22.30. Previsto anche un appuntamento in presenza: il primo marzo dalle 10 alle 12.30 presso la basilica di San Paolo fuori le Mura.

«L’anno del Giubileo – spiegano dall’Ufficio diocesano per la catechesi, che organizza il percorso formativo – è caratterizzato dall’esperienza del pellegrinaggio nelle basiliche romane e il corso approfondirà il rapporto tra arte e catechesi; inoltre presenterà le possibilità che alcuni luoghi di Roma offrono per fare catechesi».

Per aderire a tale iniziativa, è necessario inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica ufficiocatechistico@diocesidiroma.it e indicare il proprio nominativo, parrocchia di appartenenza e indirizzo mail al quale si desidera ricevere il link per accedere al collegamento online: in risposta, si riceveranno le necessarie informazioni.

Sempre nel campo della formazione, l’Ufficio per la catechesi annuncia un importante appuntamento per il 15 marzo, destinato ai soli catechisti istituiti: un incontro per iniziare un lavoro di coordinamento con tutti i catechisti delle rispettive prefetture.

3 febbraio 2024

Storie di vita nella Roma del ‘900, tra memoria e gratitudine

Don Pirro Scavizzi, don Umberto Terenzi, don Andrea Santoro, ma anche don Tonino e don Gianni. I coniugi Beltrame Quattrocchi, ma anche Nino e Tina o Luigi e Isabella. Le monache dei Santi Quattro Coronati, che aprirono la clausura nel 1944 per accogliere ebrei e perseguitati, ma anche suor Fulvia e suor Francesca. “Ritratti romani” del ‘900. Questa nuova rubrica di Romasette.it si prefigge lo scopo di raccontare storie di romani che ebbero un pensiero sia al denaro che all’amore, che al cielo.

Mi è tornato in mente, infatti, il titolo della trasposizione musicale dell’Antologia di Spoon River. Nella famosa opera di Edgar Lee Masters, composta sotto forma di rubrica fra il 1914 e il 1915 per il giornale Mirror di St. Louis, si faceva memoria di personaggi immaginari di un luogo immaginario: ognuno era meritevole di una lapide, di un poema, a dire che il dramma di ogni vita è meritevole di memoria. Fabrizio De André si fece eco di quel poema componendo l’album Non al denaro, non all’amore, né al cielo. Infatti, il poeta americano e il cantante nostrano si domandavano: “Dove se n’è andato Elmer che di febbre si lasciò morire? Dov’è Herman bruciato in miniera? Dove sono Bert e Tom?”. Per giungere infine al suonatore Jones che non si curò mai né del denaro, né dell’amore, né del cielo e che al suo fornitore di alcoolici domandava: “Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?”.

Anche questa serie di ritratti romani intende mostrare che tutte le storie umane, questa volta vere, sono meritevoli di memoria. Ma in più, rispetto a Spoon River, intende farlo a partire da quel senso di popolo, da quella coralità, da quella comunione, che sono caratteristiche della Chiesa. Gli uomini immaginari di Spoon River sono soli, troppo soli. Invece i preti, i laici, le consacrate, di cui parlerà questa rubrica sono stati costruttori della nostra città, del tessuto quotidiano che ci sostiene.

Hanno avuto più di un pensiero al denaro, consapevoli che la nostra città di Roma ha bisogno di lavoro e che l’etica del lavoro la costruisce, mentre la mancanza di occupazione e di professionalità la svilisce. Hanno avuto più di un pensiero all’amore, perché delle relazioni e del dono è stata intessuta la loro vita. Hanno avuto più di un pensiero al cielo, perché hanno creduto e generato la fede in altri. Per queste ragioni la nota dominante di questa rubrica sarà la gratitudine. Noi siamo figli di queste storie. Ogni romano sa che il suo parroco ha dato volto al quartiere in cui è vissuto più ancora – lo dico con grande rispetto – del presidente del municipio. Quel parroco ha battezzato tutti i bambini che gli sono stati portati, ha sepolto tutti i morti di quel quartiere, anche quelli lontani dalla Chiesa; quel parroco ha educato con uno sguardo di lungo periodo generazioni e generazioni di figli, senza essere preoccupato solo che venissero o non venissero poi a Messa, aiutandoli a crescere nella carità, nel perdono, nell’intelligenza. Con lo stesso sguardo lungimirante ci hanno accompagnato prima ancora i nostri laicissimi genitori cristiani.

Pur raccontando ritratti di singoli romani, questa rubrica sarà corale, perché racconterà di un intero popolo che vive e ama in questa città, ed è tale anche perché si riconosce in figure concrete: sa bene, però, che queste, senza la compagnia di tutti, non potrebbero niente. Papa Francesco ha detto: «Nel grande disegno di Dio ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza, anche quella nascosta di chi vive con semplicità la sua fede nella quotidianità dei rapporti di famiglia, di lavoro, di amicizia. Ci sono i santi di tutti i giorni, i santi “nascosti”, una sorta di “classe media della santità”, come diceva uno scrittore francese, quella “classe media della santità” di cui tutti possiamo fare parte». In fondo noi siamo “nani sulle spalle di giganti”, come diceva il teologo medioevale Bernardo di Chartres. Sono i nostri genitori, i nostri parroci, i nostri catechisti, sono coloro che hanno costruito Roma per noi, coloro sulle cui spalle noi saliamo per vedere un po’ più in su di loro. Senza la loro statura, la nostra sarebbe veramente ben misera.

Un ultimo appunto, prima di darci appuntamento al primo ritratto. In questa storia di bene è presente anche il peccato. Proprio chi è stato vicino alle persone di cui si parlerà ne conosce anche i limiti, così come un figlio conosce meglio i limiti dei suoi genitori, eppure conserva loro riconoscenza e affetto. In una bellissima novella del Decamerone di Boccaccio si racconta di un uomo di Francia che dice al suo amico di volersi fare cristiano e che, per questo, vuole prima recarsi in pellegrinaggio a Roma per vedere se veramente il Cristo ha generato uomini nuovi. L’amico già battezzato inventa mille scuse perché l’altro non vada, pensando che se l’amico avesse visto le turpitudini perpetrate a Roma avrebbe certamente smarrito il desiderio del battesimo. Invece costui ritorna e, dopo aver descritto i tanti peccati visti a Roma, esclama: «Se la Chiesa continua ad esistere dopo tanti secoli, nonostante tutto il male che vi ho visto, allora essa è veramente opera di Dio». E si fa battezzare.

Nei sentieri imperfetti della storia, anche noi non ci scandalizzeremo mai del male, bensì cercheremo di cogliere ancor più nelle righe storte degli uomini l’opera di Dio che scrive diritto la sua salvezza, anche e proprio a Roma.

12 dicembre 2017

Stazione Termini: per riqualificare occorre essere inclusivi e non contrapporre i poveri alla sicurezza

Nota del direttore della Caritas di Roma Giustino Trincia dopo le dichiarazioni di Federalberghi Roma che chiede il trasferimento della struttura Caritas in Via Marsala

«In una città dove ogni notte più di 8.000 persone dormono in strada o in alloggi di fortuna è immorale affermare che il problema della sicurezza alla Stazione Termini sia l’Ostello Don Luigi Di Liegro della Caritas di Roma che dal 1987 ospita 180 senza dimora tra uomini e donne. Non c’è contrapposizione tra l’accoglienza dei poveri, l’esigenza di maggiore sicurezza e tutela dei legittimi interessi economici nell’area della stazione Termini».

Così il direttore della Caritas di Roma, il diacono Giustino Trincia, commenta le dichiarazioni di Federalberghi Roma che vedono nella struttura per senza dimora situata in Via Marsala una delle cause del degrado in cui versano le strade limitrofe al principale scalo ferroviario nazionale.

«Da trentacinque anni l’Ostello è un presidio di solidarietà e di legalità – continua Trincia – opera fuori dalla stazione Termini e in una zona periferica rispetto a quella degli alberghi, in cui si è concretizzata la collaborazione tra le Istituzioni, in modo particolare Roma Capitale, le Ferrovie dello Stato, azienda che in tutta Italia ha fatto delle politiche d’inclusione un elemento strategico della sua responsabilità sociale, e le tante forze di volontariato».

«Già nella seconda metà degli anni Novanta – ricorda Trincia – la struttura della Caritas è stata inserita in una processo di riqualificazione del quartiere che ha visto il suo trasferimento dalla sede provvisoria di Via Giolitti a via Marsala. In quegli stessi anni, è stato ristrutturato e riaperto il Teatro Ambra Jovinelli, riqualificata l’Ala Mazzoniana della Stazione, ristrutturati il Mercato dell’Esquilino, il parco di Piazza Vittorio e l’Acquario Romano ora Casa dell’Architettura». La stessa Caritas di Roma nel 2015 ha ulteriormente qualificato i locali di via Marsala grazie a vari donatori.

«Per riqualificare una città, in termini di decoro e sicurezza, occorre essere inclusivi, avere idee e collaborare. Chi rivendica solo esclusioni e chiusure, purtroppo, ha altri interessi e non il bene della città e di chi soffre nell’emarginazione».

«I poveri, i senza dimora, non vanno nascosti, portati lontano perché danno fastidio al “decoro” e agli interessi economici, ma vanno ascoltati, accolti e messi in grado di uscire dalle loro emergenze, grazie all’aiuto di tutti, albergatori e soggetti economici compresi, oltre che delle istituzioni pubbliche».

20 febbraio 2023

Stazione Termini, giustizia e promozione umana per una città inclusiva

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Povertà, emarginazione, mancanza di prospettive lavorative, difficoltà a trovare alloggi, malattie croniche, disagio psichico e impossibilità ad accedere ai diritti e alle prestazioni sociali: sono queste le sofferenze di molti cittadini romani e dei migranti che cercano riparo nelle stazioni e, più in generale, nei luoghi in cui c’è possibilità di aggregazione.

Per riflettere su queste e altre problematiche sociali nelle stazioni ferroviarie delle grandi città, la Caritas diocesana di Roma, in collaborazione con Caritas Ambrosiana, organizza il seminario “Giustizia e promozione umana per una città inclusiva”, che si terrà giovedì 22 giugno alle ore 10 nella sala Mensa dell’Ostello Don Luigi Di Liegro, in via Marsala 113, nei pressi della Stazione Termini.

L’obiettivo del seminario è quello di analizzare le cause profonde che portano a tali disagi – spesso etichettati in modo affrettato come “emergenza sicurezza”, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti accaduti nelle principali stazioni di Roma e Milano -, e di tracciare alcune possibili vie di uscita.

Al convegno prenderanno parte monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare della diocesi di Roma referente per gli ambiti della carità, della salute e del carcere; il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e la vice prefetto di Roma Antonietta Orlando.

Gli interventi saranno incentrati sulle diverse prospettive legate a questa problematica. Tra i relatori ci saranno: Mario Tancredi, urbanista del Politecnico di Milano; Salvatore Monni, economista dell’Università Roma Tre e direttore del Dipartimento Decentramento, Servizi Delegati e Città in 15 minuti di Roma Capitale; Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di Strada ODV. Seguiranno testimonianze e approfondimenti con le conclusioni di Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, e Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma.

L’intero evento sarà trasmesso anche in diretta YouTube, sul canale ufficiale di Caritas Roma (www.youtube.com/Caritasroma).

Stage su disabilità e catechesi alla Casa Bonus Pastor

CARROZZINE DI DISABILI ALLINEATE IN UNA MANIFESTAZIONE PUBBLICA

“Qualcosa… è cambiato” è il titolo dello stage di formazione su disabilità e catechesi organizzato dall’Ufficio catechistico diocesano e che si svolgerà sabato 14 aprile dalle 9.30 alle 16.30 presso la Casa Bonus Pastor, in via Aurelia 208. L’incontro sarà aperto dall’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma e, come anticipa il direttore dell’Ufficio catechistico diocesano don Andrea Cavallini, «sarà un’occasione preziosa per catechisti e operatori pastorali che si trovano ad accogliere in parrocchia bambini con disabilità e per quanti vogliono approfondire tale tematica».

Al saluto iniziale del vicario seguirà l’intervento di suor Veronica Donatello, responsabile del settore per la catechesi delle persone disabili dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei, che parlerà di “Sindrome dello spettro autistico: insieme si può fare”; quindi sarà la volta di Fiorenza Pestelli, responsabile del Settore disabili e catechesi dell’arcidiocesi di Pesaro, che interverrà su “BES e catechesi”; concluderà don Andrea Cavallini con “Comunità educante e disabilità”.

I partecipanti allo stage di formazione di sabato 14 aprile potranno usufruire del parcheggio interno alla Casa Bonus Pastor e, previa prenotazione entro mercoledì 11 aprile, pranzare al costo di 15 euro nella struttura di via Aurelia. Per ulteriori informazioni e per registrare la propria partecipazione allo stage: tel. 06.69886301/521, email ufficiocatechistico@vicariatusurbis.org.

3 aprile 2018

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