Celebra la Messa nella parrocchia di Santa Chiara.
“La rabbia e l’imbroglio”, dialogo sull’immigrazione
“La rabbia e l’imbroglio. La costruzione sociale dell’immigrazione” è il libro del sociologo Fabrizio Battistelli, docente alla Sapienza Università di Roma e presidente dell’Istituto di ricerche internazionali archivio disarmo, che verrà presentato lunedì 18 novembre, alle ore 17, presso la sala “Cardinale Ugo Poletti” del Vicariato di Roma. L’autore dialogherà con padre Camillo Ripamonti, gesuita e presidente del Centro Astalli, e don Benoni Ambarus, direttore della Caritas romana. Modera l’incontro la giornalista Francesca Caferri di Repubblica.
L’iniziativa è promossa dalla Caritas di Roma nell’ambito del progetto “Un incontro, una storia”: il concorso finalizzato alla raccolta delle storie di persone migranti che vivono nella Capitale. L’obiettivo è quello di creare un’occasione d’incontro fra persone di differenti culture per ridurre la distanza e la diffidenza reciproca.
«Sull’assioma “gli immigrati sono una minaccia” alcuni politici hanno costruito la loro fortuna – osservano dalla Caritas -. Il libro intende rispondere alla domanda sul perché esso abbia tanto successo. Da una parte c’è la semplificazione di un fenomeno epocale e la promessa di soluzioni impossibili: l’imbroglio; dall’altra parte c’è la rabbia della gente, che matura nel contesto disumanizzato delle periferie urbane ed è inasprita dalla crisi economica e sociale. L’obiettivo è comprendere questo punto di vista allo scopo di superarlo».
15 novembre 2019
E’ entrato nella luce della Resurrezione S.E.R. Mons. Giorgio Corbellini
Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione
S.E.R. Mons. Giorgio Corbellini
Presidente dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica,
per tanti anni giudice esterno del Tribunale di Appello del Vicariato di Roma
e, ricordandone il generoso e fecondo ministero pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.
Le esequie saranno celebrate sabato 16 novembre alle 14.30
nella cattedrale di Piacenza
Conclusi gli esercizi spirituali: il “grazie” a padre Rupnik
Si sono conclusi l’8 novembre gli esercizi spirituali guidati dal gesuita direttore del Centro Aletti padre Marko Ivan Rupnik, a cui hanno preso parte il cardinale vicario, i vescovi ausiliari, i direttori degli uffici diocesani e i parroci prefetti. Iniziati il 4 novembre, si sono svolti nella Casa di spiritualità Santa Maria Consolatrice, a Santa Severa, a due passi dal mare.
La chiesa della struttura ricettiva è decorata con i mosaici realizzati dal Centro Aletti: la Gerusalemme celeste, Mosè velato, il roveto ardente. «Il roveto ardente che Mosè non può pienamente vedere è l’amore che arde e non si consuma dell’Incarnazione», commenta monsignor Andrea Lonardo, direttore del Servizio per la cultura e l’università della diocesi, che ha partecipato agli esercizi. Ma è don Antonio Panfili, vicario episcopale dell’Ufficio per la vita consacrata, a ringraziare padre Rupnik a nome di tutti i partecipanti.
«Questi degli esercizi spirituali sono stati giorni benedetti!», sottolinea il sacerdote. «Questi esercizi – prosegue – hanno messo nel cuore un desiderio intenso di sperimentare lo Spirito, come Serafino di Sarov nel dialogo con Motovilov. Tutti poi ci portiamo nel cuore “una predica nella predica”: quella tua Bibbia che sfogliata da una parte all’altra di ogni Testamento, quasi “maltrattata” con sapienza ed energia ci ha collegato profezia e realtà tipo e realizzazione in modo speciale, con l’“eccellenza” di chi la conosce profondamente!»
Il testo integrale della lettera di don Antonio Panfili
14 novembre 2019
Al Divino Amore la Messa per le vittime della strada
Una donna morta alla Romanina nello scontro tra due vetture, uno scooterista finito fuori strada vicino al Colosseo, un uomo investito e ucciso nei pressi della via del Mare, una mamma con due bambine travolte alla fermata dell’autobus in via Oderisi da Gubbio… Sono solo alcuni degli incidenti avvenuti a Roma questa settimana, ma l’elenco potrebbe continuare. A chi ha perso la vita e a chi rimasto ferito, insomma a tutte le vittime della strada, sarà dedicata una Messa, domenica prossima alle ore 16, al Nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore; a presiederla sarà il vescovo delegato per la pastorale sanitaria monsignor Paolo Ricciardi.
«Credo che sia capitato a tutti, anche più di una volta, di essere vicini al dolore delle famiglie che hanno perso un proprio caro per un incidente stradale – riflette il presule –. Purtroppo anche nella nostra città di Roma ogni anno sono numerosissimi gli incidenti mortali che coinvolgono spesso i giovani, una “strage” in aumento ogni anno». Per questo, prosegue, «in quest’anno pastorale in cui siamo chiamati ad ascoltare con il cuore il grido della città, riconosciamo anche il grido di tante famiglie che domandano il “perché” a Dio, per le morti tragiche, inaspettate, premature». L’invito è dunque a partecipare alla celebrazione di domenica 24, anche se la Giornata mondiale delle vittime della strada si celebra, in realtà, la terza domenica di novembre, cioè il 17 novembre (data in cui ricorre anche la Giornata mondiale dei poveri); si può quindi inserire nella preghiera universale una intenzione particolare sul tema: «Per tutte le persone decedute per un incidente stradale, perché possano gioire dell’incontro con il Signore risorto, e per le loro famiglie perché trovino il conforto della fede e il sostegno della comunità cristiana in questa prova così grande. Preghiamo».
«La Giornata è stata istituita nel 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite – ricorda monsignor Ricciardi – per sollecitare l’attenzione pubblica sul dramma degli incidenti stradali e per ricordare, a governi e società, la responsabilità collettiva di questa “guerra silenziosa”».
13 novembre 2019
Inizio corso “Un di più di misericordia: accostarsi al mistero della sofferenza”
Inizio corso “Un di più di misericordia: accostarsi al mistero della sofferenza”, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, a cura dell’Ufficio catechistico e del Centro per la pastorale familiare.
VI Corso “Arte nelle chiese. Formazione per le guide turistiche”
VI Corso “Arte nelle chiese. Formazione per le guide turistiche”, presso la parrocchia di San Giovanni Battista dei Fiorentini, a cura del Servizio cultura e università e dell’Ufficio confraternite.
Il pellegrinaggio degli universitari a Siena
Più di cinquanta pullman, con a bordo oltre tremila studenti, partiranno da parrocchie, collegi, cappellanie universitarie alla volta di Siena, per il XVII pellegrinaggio degli universitari di Roma. Promosso dal Servizio per la cultura e l’università della diocesi, si terrà sabato 16 novembre.
L’arrivo nella città toscana è prevista attorno alle 10.30; i giovani partecipanti saranno accolti nel duomo e inizieranno la giornata con le lodi guidate da monsignor Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle Val d’Elsa – Montalcino. Quindi, alle 11.45, il direttore del Servizio diocesano monsignor Andrea Lonardo terrà una catechesi su “Il tempo traumatico e bellissimo dell’università”.
Dopo aver consumato il pranzo al sacco, dalle ore 14 sono in programma visite guidate in vari punti della città: da piazza del Campo all’Oratorio della Contrada della Civetta, dalla Biblioteca Piccolomini al Santuario Casa di Santa Caterina, solo per citarne alcuni.
I ragazzi prenderanno parte quindi a un momento conclusivo di riflessione nella basilica di San Domenico; attraverseranno poi a piedi diverse strade della città, fino a raggiungere il parcheggio dei pullman che, alle ore 17, ripartiranno alla volta della Città Eterna.
«Il pellegrinaggio vuole sottolineare innanzitutto il valore della comunità accademica universitaria – osserva monsignor Lonardo –; ancora oggi si usa questa bellissima espressione, ma di fatto molti ragazzi sono soli quando frequentano l’università; pensiamo, ad esempio, ai fuori sede. Fino al liceo e per tutto il percorso scolastico si vive la dimensione della classe, ma poi questa non esiste più. A Siena il senso di appartenenza comunitaria è molto sentito, grazie alla suddivisione in contrade». Ancora, riflette il direttore del Servizio diocesano, questa iniziativa vuole mettere in risalto «il valore della fatica dello studio e dell’università in sé: a Siena c’è un’antichissima università, di origine medioevale. Attraverso la figura di santa Caterina, e attraverso la scoperta di opere d’arte quali la Biblioteca Piccolomini, andremo a ritrovare il gusto dello studio, anche della fatica che c’è dietro». Questo tradizionale appuntamento di inizio anno «è forse l’unico momento – evidenzia infine monsignor Lonardo – in cui viene messo in risalto che a Roma ci sono sia università statali, che private, pontificie, telematiche. Al pellegrinaggio partecipano studenti di tutti gli atenei; laici e religiosi si ritrovano tutti insieme e scoprono questa caratteristica che li accomuna, in un dialogo silenzioso ma molto vero e bello».
12 novembre 2019
«Difendere il pianeta per difendere le sue creature»: il presidente dell’Europarlamento Sassoli al primo incontro sulla Laudato si’
«Non ci si può prendere cura della nostra casa comune, senza denunciare e combattere le ingiustizie e senza prendersi cura dei nostri fratelli e sorelle, soprattutto quelli più poveri e bisognosi». Il cardinale vicario Angelo De Donatis è intervenuto così, ieri sera (lunedì 11 novembre), al primo incontro del ciclo “Insieme per la nostra casa comune”: una serie di appuntamenti per riflettere sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, in programma un lunedì al mese fino a giugno nella basilica di San Giovanni in Laterano. Ospite della prima serata il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, mentre Elena Sofia Ricci ha letto alcuni brani dell’enciclica e il Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi.
«L’enciclica del Papa ci indirizza in un cammino in cui il coraggio e la capacità di dialogo devono manifestarsi e svilupparsi – ha detto il presidente dell’Europarlamento –. Un’enciclica che è conciliare. Cita tutti: i padri ortodossi, teologi protestanti, i vescovi della Chiesa cattolica. È un’enciclica che racconta i sentimenti di uomini che hanno perso la bussola e cercano di ritrovarla». Sassoli ha parlato a braccio per quasi un’ora, al leggio ricavato da un tronco offerto dalle Suore di Santa Maria dell’Acero. «Questa enciclica riconcilia tutto sulla capacità di difendere il pianeta per difendere le sue creature. Questione sociale, economica e ambientale sono le stesse facce di una questione che abbiamo di fronte a noi». E allora l’Europa che cosa può fare?, si è chiesto il presidente del Parlamento europeo. L’Europa, la risposta, «non può servire solo gli standard di vita degli europei. Dobbiamo custodire qualcosa che valga non solo per noi, ma per tutti gli altri». «Se non riusciamo a fermare il meccanismo della globalizzazione, cerchiamo di regolarlo. Come fare? Il Papa ci dà il segreto: il dialogo. Con le altre religioni, con gli uomini, tra i popoli».
Il cardinale De Donatis ha concluso la serata con l’invito a «non sottrarsi alle proprie responsabilità». «Nessuno può negare ogni responsabilità, è Dio a chiedercelo prima ancora delle generazioni future». Quindi, un gesto simbolico: il dono di un albero di mandorlo, che rappresenta la rinascita della natura dopo il freddo dell’inverno, a David Sassoli.
Leggi l’intervento integrale del cardinale vicario
12 novembre 2019
Incontro su “Guida alla pratica matrimoniale”
Incontro su “Guida alla pratica matrimoniale”, a cura dell’Ufficio matrimoni.
Catechesi del cardinale vicario sulla “Laudato si'” nella basilica di San Giovanni in Laterano
Catechesi del cardinale vicario sulla “Laudato si'” nella basilica di San Giovanni in Laterano.