13 Settembre 2025

Presiede la riunione del Capitolo della basilica lateranense

Presiede la riunione del Capitolo della basilica lateranense.

Al Seraphicum la Festa dei Cresimandi 2019

Più di cinquecento ragazzi si ritroveranno insieme sabato prossimo per la Festa dei Cresimandi, all’Auditorium del Seraphicum (via del Serafico, 1) dalle 15.30 alle 19. L’appuntamento è organizzato dall’Ufficio catechistico diocesano, guidato da don Andrea Cavallini, che aprirà il pomeriggio con una sorta di «spettacolo-catechesi», come lo definisce lui stesso, realizzato con Giovanni Scifoni. Al termine, una pausa con la merenda, prima di passare alla preghiera con il vescovo ausiliare per il settore Est monsignor Gianpiero Palmieri. “Lo Spirito della lampada” è il tema che farà da filo conduttore ai diversi momenti della Festa.

«Siamo partiti dalla storia di Aladdin, del Genio e della lampada magica – spiega don Cavallini – perché ci interessa parlare dei desideri. La lampada ti permette di essere felice perché esaudisce i tuoi desideri. L’idea che c’è dietro la famosa favola, in pratica, è che ciascuno di noi abbia dei desideri già pronti che, una volta realizzati, gli consentirebbero di raggiungere la felicità. Ma invece secondo la nostra visione cristiana il problema sono proprio i desideri che abbiamo!». Solo «lo Spirito Santo – prosegue il sacerdote – ti può mettere nel cuore quei desideri buoni in grado di portarti alla felicità, perché solo Dio sa realmente cosa potrebbe renderti felice. Per la favola, la distanza tra noi e la felicità è che non abbiamo ciò che vogliamo; per noi, al contrario, l’ostacolo alla felicità è proprio il nostro cuore, che non ha desideri abbastanza buoni».

Per spiegare meglio questo concetto agli adolescenti, Cavallini e Scifoni non usano solo la favola delle “Mille e una notte”, o meglio la sua traduzione in film di animazione realizzata dalla Disney nel 1992 – alcune parti saranno proiettate durante il pomeriggio al Seraphicum –, ma attingono anche dalla realtà, presentando le vite di tre santi: san Giovanni Bosco, san Giovanni di Dio e santa Francesca Romana. L’attore – che fu protagonista anche dell’edizione 2018 della Festa dei Cresimandi – racconterà «come il Signore abbia realizzato i desideri di felicità di questi tre santi – evidenzia il direttore dell’Ufficio catechistico – ma non nel modo in cui loro se lo erano aspettato».

Lo “spettacolo-catechesi” si svolgerà all’interno dell’Auditorium; poi, confidando nel bel tempo, i ragazzi si sposteranno all’aperto, nei giardini del Seraphicum, per la merenda e la preghiera con monsignor Palmieri; questa prevede una liturgia della Parola e poi l’imposizione delle mani da parte del vescovo e dei preti presenti sui ragazzi. «La Festa dei Cresimandi – riflette don Cavallini – è sempre una bella occasione per gli adolescenti per incontrare i loro coetanei della diocesi di Roma e per pregare insieme». La partecipazione all’iniziativa è gratuita; all’interno del Seraphicum sarà possibile parcheggiare.

13 maggio 2019

Al Santuario della Madonna del Divino Amore celebra la Messa ed incontra nell’ambito della Formazione permanente del clero i sacerdoti dal I al V anno di ordinazione

Al Santuario della Madonna del Divino Amore celebra la Messa ed incontra nell’ambito della Formazione permanente del clero i sacerdoti dal I al V anno di ordinazione

Celebra la Messa nella parrocchia dei Santi Antonio e Annibale Maria in occasione della Giornata mondiale per le vocazioni

Celebra la Messa nella parrocchia dei Santi Antonio e Annibale Maria in occasione della Giornata mondiale per le vocazioni.

Nella basilica di San Pietro concelebra la Messa nella quale Papa Francesco conferisce l’ordinazione presbiterale ai diaconi della diocesi di Roma

Nella basilica di San Pietro concelebra la Messa nella quale Papa Francesco conferisce l’ordinazione presbiterale ai diaconi della diocesi di Roma.

IV Domenica di Pasqua. Ordinazione dei nuovi sacerdoti della diocesi di Roma presieduta da Papa Francesco

IV Domenica di Pasqua. Ordinazione dei nuovi sacerdoti della diocesi di Roma presieduta da Papa Francesco.

Festa della mamma della comunità ucraina

Festa della mamma della comunità ucraina, presso la basilica minore di Santa Sofia.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa per il 150° anniversario dell’Azione cattolica italiana

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa per il 150° anniversario dell’Azione cattolica italiana.

Ritiro spirituale del Tempo di Pasqua a San Giovanni in Laterano

Ritiro spirituale del Tempo di Pasqua a San Giovanni in Laterano, a cura dell’Ufficio liturgico e del Centro per la pastorale sanitaria.

Stage di formazione su catechesi e disabilità

Stage di formazione su catechesi e disabilità, a cura dell’Ufficio catechistico.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Veglia di preghiera per le vocazioni

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Veglia di preghiera per le vocazioni.

Quante sono le “Madonnelle” di Roma?

Chi ha lo sguardo attento, passeggiando per Roma, noterà sicuramente, per gli angoli delle strade, piccoli tabernacoli o edicole sacre, le quali ospitano per lo più immagini di Maria. Le cosiddette “Madonnelle” sono la traduzione cristiana dei Compita Larum, le edicole dedicate alle divinità pagane, nate con la funzione di proteggere le zone in cui la città era suddivisa.

A seguito della libertà di culto, concessa da Costantino con l’Editto di Milano nel 313 d.C. però, queste raffigurazioni lasciarono il posto alle immagini di Gesù e soprattutto di Maria. Rapidamente, ogni via, piazza e angolo furono addolciti dalla loro presenza, a protezione della città e dei pellegrini. Roma infatti, da sempre calamita di importanti pellegrinaggi, i cosiddetti “romei”, era, potremmo dire, una grande macchina organizzata per la ricezione dei pellegrini che, da tutta l’Europa, approdavano nelle sue strade. Ogni rione quindi, ogni incrocio e ogni snodo significativo, era posto sotto la protezione della Vergine Maria. Di più, i nobili arrivarono a far realizzare edicole mariane sulle mura dei propri palazzi, a protezione della loro famiglia. Questo spiega il motivo per il quale, prima dell’invasione napoleonica, le Madonnelle ammontassero ad una cifra impressionante che tuttavia nel 1853 arrivava ancora a 1543 raffigurazioni sopravvissute (oggi sono poco meno di 600).

Le Madonnelle inoltre, davanti alle quali si aveva premura che ardesse sempre una candela o una lampada ad olio, erano anche la principale fonte di luce nelle buie strade romane. Bellissima immagine questa, la quale ricorda che, nelle tenebre, la luce della fede non conosce tramonto.

Camminare per le vie della città eterna è come procedere al ritmo delle litanie lauretane. La Vergine infatti, è rappresentata nelle centinaia di edicole qui presenti, con i vari titoli attraverso i quali comunemente ci rivolgiamo a lei. E Maria, dal suo canto, pone, oggi come allora, il suo dolce sguardo su ogni anima che, passandole davanti in questa vita così frenetica, viene avvolta dal manto di Colei che per natura e missione è madre. Alziamo dunque lo sguardo quando camminiamo per le vie di Roma: che non ci capiti di passare accanto alla nostra Madre celeste, ignorandone la presenza. Al contrario, come tanti prima di noi, eleviamo una preghiera al Cielo e ricordiamoci che, tutto quanto stiamo facendo, magari anche di corsa, non lo facciamo mai soli.

Possa il nostro imbatterci nelle Madonnelle squarciare l’orizzonte della nostra quotidianità e portarci ad affidare a Maria, sempre e di nuovo, la custodia del nostro cammino e la crescita del nostro amore, come leggiamo nella preghiera posta sotto l’immagine della Vergine del Rosario in via dell’Arco della Ciambella:

“T’innalza o Vergine
Casti pensieri
Chi pensa e medita
Ne tuoi misteri
E tu nell’anima
Gli accendi amore
Allora che ingenuo
Ei t’offre il core”.
Maria, aiuto dei cristiani, protettrice dei pellegrini e custode del popolo di Roma, prega per noi.

A cura delle Missionarie della Divina Rivelazione

10 maggio 2019

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