13 Settembre 2025

Le “statio” quaresimali in diocesi: il Mercoledì delle Ceneri con Papa Francesco all’Aventino

Inizia la Quaresima e con questa l’antico rito delle “stationes”: cioè fermarsi, “sostare” prima di intraprendere il pellegrinaggio quotidiano in atteggiamento di lode e di preghiera. Secondo la tradizione, i fedeli di Roma si fermano in una delle diverse chiese del centro storico dove sono custodite le memorie dei martiri; qui viene celebrata la Messa, preceduta da una processione durante la quale vengono cantate le litanie dei santi. La prima delle stazioni quaresimali è prevista il Mercoledì delle Ceneri, come di consueto con il Papa, vescovo della diocesi di Roma: il prossimo 6 marzo, alle ore 16.30, dunque, Papa Francesco sarà nella chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino, inizierà la statio cui farà seguito la processione penitenziale verso la basilica di Santa Sabina. Alla processione, guidata dal Santo Padre, prenderanno parte i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i monaci benedettini di Sant’Anselmo, i padri domenicani di Santa Sabina e i fedeli. Al termine della processione, nella basilica di Santa Sabina, il Pontefice presiederà la Messa con il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri.

«Anche in questo 2019 la nostra Chiesa locale si mette in cammino durante il tempo penitenziale della Quaresima – riflette il vescovo ausiliare del settore Centro e segretario generale del Vicariato monsignor Gianrico Ruzza –. Celebriamo con animo lieto la tradizione delle stazioni quaresimali che ci uniscono, nella memoria liturgica e spirituale, alla Chiesa diocesana nascente che fin dai primi secoli della sua vita ha voluto sottolineare l’importanza del tempo liturgico preparatorio alla Pasqua, che ci introduce nel Mistero della Vita nuova donata dal Risorto».

«Il percorso delle stazioni quaresimali a Roma – sottolinea padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma – esprime il desiderio, la vocazione e la necessità di essere pellegrini nella città in cui si vive. È un itinerario penitenziale che ci aiuta a riscoprire la prospettiva di santità a cui siamo chiamati. Sostiamo sui luoghi in cui i martiri hanno dato la vita, per riscoprire il senso della nostra esistenza. Percorriamo le vie della città di Roma e di ogni città, e riscopriamo che le strade in cui si svolge la nostra vita quotidiana sono state abitate da santi, da martiri… da testimoni».

«La liturgia delle stazioni quaresimali è stata intimamente legata al digiuno pubblico e alla preghiera penitenziale itinerante che hanno caratterizzato fin dai primi secoli i 40 giorni della Quaresima nella Chiesa romana – spiegano ancora dall’Ufficio liturgico diocesano –. Lo stesso termine “stazione” desunto dal linguaggio militare romano, indicava il “montare di guardia” e la Chiesa lo ha adottato in senso spirituale per esprimere il dovere dei cristiani di dedicarsi con vigilanza e con impegno alla conversione e all’orazione. Gradualmente a Roma la “stazione” diventò il termine tecnico per designare l’assemblea eucaristica presieduta dal suo Vescovo, il Papa. Questa celebrazione si svolgeva generalmente così: di solito verso le tre del pomeriggio, il popolo accorreva insieme con il clero in una chiesa stabilita in antecedenza come luogo di raduno e che veniva chiamata perciò “collecta”. Di qui i fedeli, con a capo il Papa, circondato dai presbiteri e dal clero, si dirigevano processionalmente verso la chiesa stazionale; il Papa concelebrava con i presbiteri, comunicava i fedeli e concludeva la celebrazione quando il sole volgeva al tramonto».

Il giorno successivo al Mercoledì delle Ceneri, giovedì 7 marzo, Papa Francesco sarà nella basilica di San Giovanni in Laterano per la tradizionale liturgia penitenziale di inizio Quaresima riservata al clero della diocesi di Roma. Dopo una meditazione del cardinale vicario Angelo De Donatis, i sacerdoti si confesseranno; anche il Santo Padre ascolterà alcune confessioni e concluderà la celebrazione. Al termine offrirà in dono un sussidio per le seconde letture dell’Ufficio delle Letture di Quaresima.

5 marzo 2019

Riceve i sacerdoti

Riceve i sacerdoti

Incontro di preghiera a partire dalla Costituzione

Incontro di preghiera a partire dal testo della Costituzione italiana presso la chiesa di San Maria ai Monti, a cura dell’Ufficio per la pastorale sociale.

Incontro del percorso “Genitori si diventa” del Centro diocesano per la pastorale familiare

Incontro del percorso “Genitori si diventa” del Centro diocesano per la pastorale familiare. Il tema sarà “La negazione educativa” con Zbigniew Formella dell’Università Pontificia Salesiana. Nella Sala Conferenze del Pontificio Seminario Maggiore.

Celebra la Messa nella parrocchia della Santissima Trinità a Villa Chigi per il 40° di consacrazione della chiesa

Celebra la Messa nella parrocchia della Santissima Trinità a Villa Chigi per il 40° di consacrazione della chiesa.

La Messa del cardinale De Donatis per santa Francesca Romana

Francesca Bussa de’ Leoni andò sposa, neanche tredicenne, per volere della famiglia, al nobile Lorenzo de’ Ponziani e con lui visse nel Palazzo di Trastevere. Inizia così la storia di santa Francesca Romana e proprio nel Palazzo Ponziani in cui visse gran parte della sua vita si trova la cappella Santa Maria Refugium Peccatorum: qui, giovedì 7 marzo, nella memoria liturgica della fondatrice della comunità delle Oblate di Tor de’ Specchi, il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la Messa alle ore 18.

Francesca Ponziani ebbe tre figli, due dei quali morirono presto. Sempre generosa con i bisognosi, nel 1425 fondò la congregazione delle Oblate Benedettine di Maria, dette anche Nobili Oblate di Tor de’ Specchi e, oggi, Oblate di Santa Francesca Romana. Tre anni dopo la morte del marito, emise lei stessa i voti nella congregazione. Morì il 9 marzo 1440. È stata canonizzata da Papa Paolo V il 29 maggio 1608.

4 marzo 2019

Orp, Messa in memoria di monsignor Bianchi a Santa Maria Maggiore

Nel trentesimo anniversario della scomparsa, l’Opera romana pellegrinaggi ricorda monsignor Davide Bianchi, che ne fu amministratore dal 1961 al 1989, con una Messa presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, sabato 9 marzo alle 18 nella basilica di Santa Maria Maggiore.

Nato ad Arcisate (Varese) nel 1926, monsignor Bianchi fu chiamato all’Orp nel 1961 come prelato delegato dell’allora vicario Clemente Micara; qui rimase a svolgere il suo servizio pastorale fino alla sua morte, avvenuta il 9 marzo del 1989. Fu tra i fondatori dello Spi (Segretariato pellegrinaggi italiani) e a lungo membro del consiglio di amministrazione dell’Anddp (Associazione nazionale dei direttori di pellegrinaggi).

«Alla pastorale dei pellegrinaggi profuse le sue migliori energie – così lo ricordano all’Orp – e dette all’Opera romana un impulso e una vitalità tali da renderla una delle più grandi e importanti istituzioni della Chiesa italiana nel settore».

4 marzo 2019

In Vicariato presiede il Consiglio presbiterale

In Vicariato presiede il Consiglio presbiterale.

Il Papa in visita a San Crispino: no all’insulto e al chiacchiericcio

«L’insulto è capace di distruggere, così iniziano guerre domestiche, nel quartiere, nel posto di lavoro, nella scuola, nella parrocchia. Se avete delle critiche ditele in faccia, non alle spalle. Il chiacchiericcio non risolve nulla, anzi peggiora le cose». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata nella parrocchia di San Crispino da Viterbo, a Labaro, ieri pomeriggio (domenica 3 marzo).

Il Santo Padre è arrivato nella comunità del settore Nord della diocesi con un quarto d’ora di anticipo rispetto al programma annunciato. Ad attenderlo tanti fedeli, in fila dietro le transenne già dalle 13.30. Un grande striscione con la scritta “Benvenuto Papa Francesco” campeggia sul portale della Chiesa.

Anche questa visita pastorale, nell’estrema periferia nord di Roma, «vuole porre l’accento sul concetto di Chiesa in uscita, una Chiesa che si deve sentire unico corpo e non separato», ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis. Palpabile la trepidazione della comunità parrocchiale che accoglie Francesco «con gioia ed entusiasmo e particolare emozione perché non se lo aspettavano, è stata una sorpresa», ha fatto sapere De Donatis.

Mentre il Papa si intratteneva con i bambini, gli anziani e gli ammalati, in chiesa si recitava il Santo Rosario. Le famiglie, i catechisti, i bambini sono stati i primi ad incontrare Papa Francesco. La piccola Mia, 5 anni, gli ha donato un disegno: «Mi ha detto che sono molto brava a disegnare mi ha fatto una carezza». Commossi i genitori Ivan e Arianna, in braccio il secondogenito Mattia, un anno. «Ci ha ringraziato per il nostro essere genitori», hanno raccontato al termine dell’incontro.

Sono stati circa 80 i bambini e gli adolescenti che hanno incontrato Papa Francesco. I ragazzi hanno letto un lettera attraverso la quale hanno chiesto a Bergoglio di insegnare loro il modo per essere più vicini agli ultimi e a capire come crescere nella fede.

L’omelia completa di Papa Francesco è disponibile sul Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede e sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

4 marzo 2019

Consiglio presbiterale

Consiglio presbiterale.

Accoglie il Santo Padre in visita alla parrocchia di San Crispino da Viterbo

Accoglie il Santo Padre in visita alla parrocchia di San Crispino da Viterbo.

Celebra la Messa nella Cappella dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Celebra la Messa nella Cappella dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

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