19 Luglio 2025

Seminario “Pelagio, chi era costui? La salvezza di Cristo alla luce del documento Placuit Deo”

Seminario “Pelagio, chi era costui? La salvezza di Cristo alla luce del documento Placuit Deo”, a cura dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

Seminario “Pelagio, chi era costui? La salvezza di Cristo alla luce del documento Placuit Deo”

Seminario “Pelagio, chi era costui? La salvezza di Cristo alla luce del documento Placuit Deo”, a cura dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo

Semi di speranza con il Fondo anticrisi della diocesi

Di seguito l’editoriale preparato dalla Caritas della diocesi di Roma sul Fondo anticrisi.
Osservando questo secondo tempo di sospensione della vita, il lockdown proprio nel periodo natalizio, si potrebbe cedere a qualche esitazione e magari abbandonarsi alla sfiducia lasciando che la nostra vita venga governata da condizioni e sentimenti del momento (la paura del contagio, l’isolamento forzato, la solitudine, il senso d’impotenza, la fragilità economica, la mancanza di prospettive…).

Eppure, guardando meglio, si scopre che “Dio continua a seminare nell’umanità semi di bene” che si trasformano in gesti concreti di quotidiana vicinanza alle persone che, dopo mesi di emergenza socio-sanitaria, sono ancora costrette ad affrontare troppe incertezze e gravi disagi.

La solidarietà della porta accanto è stata definita da Papa Francesco, quella solidarietà che la diocesi di Roma ha proseguito ad offrire, attraverso la Caritas di Roma e le parrocchie del territorio, alle persone e alle famiglie in difficoltà attivando una serie di strumenti. Il Fondo Anticrisi è uno di questi, recentemente presentato nel Rapporto sulle povertà a Roma.

In concreto si tratta di aiuti economici elargiti una tantum e per un massimo di 500 euro alle famiglie in difficoltà a causa del Covid-19 e che si rivolgono alle parrocchie per le spese abitative (mutui, locazioni, utenze) che non saprebbero come fronteggiare. Da fine aprile a oggi sono stati distribuiti 786 aiuti a singoli o famiglie per un totale di 300 mila euro (interamente stanziati dalla diocesi di Roma). Anche se lo strumento ha una forma materiale, esso aspira ad agire anche sulle ferite più interne delle persone, restituendo loro fiducia e un po’ di sollievo.

Un’ultima nota. Come noto e come evidenziato anche nel Rapporto sulle povertà a Roma, quella della casa non è una questione causata dal Covid-19: l’emergenza socio-economica ha solamente aggravato e messo in evidenza la problematicità del tema abitativo nella metropoli. Basti ricordare che ancora prima della crisi sanitaria a Roma il 6,9% dell’intera popolazione, superiore di quasi 2 punti percentuali rispetto al dato nazionale (pari al 5%), soffriva di grave deprivazione abitativa. Sarebbe auspicabile che questa solidarietà nell’emergenza fosse l’occasione per favorire la giusta considerazione sulla tematica anche in altri contesti e l’attivazione di soluzioni più strutturate.

Come si accede al Fondo anticrisi? Sono i centri di ascolto parrocchiali che segnalano alla Caritas diocesana le famiglie che ne fanno richiesta. Si tratta di nuclei che vengono già assistiti con gli aiuti alimentari e che vengono sostenuti a fronteggiare anche alcune spese improvvise e improcrastinabili derivanti dall’abitazione (affitto, condominio, riparazioni, utenze).

4 gennaio 2021

Seicento romani in partenza per la Gmg

Sta per entrare nel vivo la Giornata mondiale della gioventù (Gmg) di Lisbona 2023. Per sei giorni la Capitale del Portogallo sarà emblema di fraternità per milioni di ragazzi provenienti da tutto il mondo. Tra i momenti più importanti in programma, la Messa di apertura, il 1° agosto alle 19, presieduta dal cardinale patriarca di Lisbona Manuel Clemente, sulla Colina do Encontro, dove il 3 agosto si terrà il primo incontro con Papa Francesco, il quale atterrerà a Lisbona già dalla mattina del 2. Sempre sulla Colina do Encontro il pontefice presiederà il 4 agosto, alle 18, la Via Crucis. Quindi i due appuntamenti conclusivi con Bergoglio: la veglia, il 5 agosto dalle 20.45 a Parque Tejo, dove i pellegrini pernotteranno in attesa della Messa finale, domenica 6 agosto alle 9. Durante la Gmg si svolgerà anche il Festival della gioventù con oltre 480 eventi. Per i pellegrini romani la diocesi aderisce al programma concordato con la Conferenza episcopale del Lazio, che dal 1° al 6 agosto vedrà 11 diocesi pellegrine verso il Portogallo.

Complessivamente sono 1.373 i partecipanti tra i 15 e i 30 anni, 600 dei quali romani, accompagnati da 8 vescovi (4 gli ausiliari della diocesi di Roma), 154 educatori, 87 tra presbiteri e diaconi, 25 consacrate. Il cammino inizierà con la Messa nelle diocesi di appartenenza. Per Roma appuntamento alle 15 del 1° agosto nella basilica di San Giovanni in Laterano con la celebrazione per il mandato ai pellegrini presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Quindi trasferimento a Civitavecchia e partenza in nave verso Barcellona, dove si sbarcherà il 2 agosto. Da qui il gruppo raggiungerà Fatima dove trascorrerà la giornata del 3 agosto. Il 4 partenza per Lisbona per partecipare agli appuntamenti con Papa Francesco. Il 7 agosto i giovani raggiungeranno Madrid e l’8 Barcellona, da dove ripartiranno per Civitavecchia. Il rientro nelle proprie diocesi è previsto per il 9 pomeriggio.

Pensando a Lisbona, da dove partivano le esplorazioni verso il “Nuovo mondo” e al fresco che viene dal mare, don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, auspica che la Gmg «porti una prospettiva nuova alla Chiesa». Il sacerdote è alla sua quarta Gmg e questa è la prima in qualità di responsabile della pastorale giovanile. Avendo ricevuto tanto da questa esperienza, la considera «un atto generativo. È una grande occasione di rilancio e di speranza – afferma –. Sta nascendo qualcosa di bello e noi siamo qui per accompagnarlo». A ridosso della partenza vi è un gran fermento e aumentano «le domande di senso dei giovani – aggiunge –. Vogliono sapere se sono importanti per la Chiesa e se questa in futuro ci sarà ancora. Questo fa capire il loro bisogno di relazione».

Matteo, 20 anni, della parrocchia di San Girolamo al Corviale, chiede alla Chiesa «di riservare maggiore ascolto e comprensione alle esigenze dei giovani e di metterli al centro del proprio impegno pastorale». Animatore e catechista, è certo che la Gmg «sarà importante per chi ricopre il ruolo di educatore. Per guidare i giovani devi stare con loro, devi frequentarli, parlare il loro linguaggio». Anastasia, 18 anni, di San Policarpo è alla sua prima Gmg e si dice «pronta a farsi stupire. Parto senza aspettative – spiega –, desiderosa di scoprire ogni sfumatura di quanto mi sarà proposto e di far parte di una comunità che va fuori dalla propria parrocchia e si estende al mondo». I racconti dei suoi catechisti che hanno partecipato alle edizioni precedenti «sono stati una testimonianza fondamentale di incontro con il Signore che anche io vorrò trasmettere ai giovani ai quali farò catechismo». Sara, 19 anni, è al primo anno di università. Lo studio le ha occupato molto tempo e parte con il desiderio di «ritrovare l’intimità con il Signore. Vivo questo tempo di attesa in comunione con gli altri ragazzi della parrocchia, lasciandomi guidare per viverla al meglio. È l’occasione per mettersi in gioco e superare qualche limite».

Alla Gmg di Lisbona sarà inoltre presentato ai giovani “Together”, il raduno promosso dalla Comunità di Taizé che si terrà dal 29 settembre a domenica 1° ottobre, alla vigilia del sinodo sulla sinodalità. Momento clou il 30 settembre, con la veglia di preghiera ecumenica in piazza San Pietro con Papa Francesco. Occasione per i giovani di un nuovo incontro.

di Roberta Pumpo

31 luglio 2023

Secondo incontro di formazione permanente dei ministri straordinari della Comunione su Evangelii nuntiandi ed Evangelii gaudium

Secondo incontro di formazione permanente dei ministri straordinari della Comunione su Evangelii nuntiandi ed Evangelii gaudium, promosso dagli Uffici diocesani catechistico e liturgico.

Secondo incontro di formazione permanente dei ministri straordinari della Comunione su Evangelii nuntiandi ed Evangelii gaudium

Secondo incontro di formazione permanente dei ministri straordinari della Comunione su Evangelii nuntiandi ed Evangelii gaudium, a cura degli Uffici catechistico e liturgico.

Secondo Corso di formazione per i nuovi ministri straordinari della comunione – Parrocchia Santissimo Redentore (Uff. form. liturgica)

Secondo Corso di formazione per i nuovi ministri straordinari della comunione – Parrocchia Santissimo Redentore (Uff. form. liturgica)

Secondo Corso di formazione per i nuovi ministri straordinari della comunione – il sabato dalle ore 10.00 alle ore 11.30 fino al 29 aprile – Parrocchia San Giovanni Bosco (Uff. form. liturgica)

Secondo Corso di formazione per i nuovi ministri straordinari della comunione – il sabato dalle ore 10.00 alle ore 11.30 fino al 29 aprile – Parrocchia San Giovanni Bosco (Uff. form. liturgica)

Secondo appuntamento per il corso del Tribunale sulla tutela dei minori

Si terrà il 19 febbraio il secondo incontro del corso dedicato a “La tutela del minore e della persona vulnerabile”, promosso dal Tribunale di prima istanza della diocesi di Roma e dal Coetus Advocatorum. L’incontro si terrà, come di consueto, alle ore 15 nella Sala degli Imperatori del Palazzo Apostolico Lateranense.

Il moderatore sarà monsignor Slawomir Oder, vicario giudiziale del Tribunale ordinario della diocesi di Roma, che introdurrà gli interventi di Claudio Papale, professore di diritto penale alla Pontificia Università Urbaniana, su “Il processo penale canonico nella tutela del minore e della persona vulnerabile”; e di Luigi Sabbarese, anche lui docente all’Urbaniana, che illustrerà le indicazioni della Cei sull’argomento.

Gradita conferma di partecipazione: formazionetribunali@diocesidiroma.it

14 febbraio 2020

Seconda meditazione quaresimale: Salmo 42

Se l’uomo si sostituisce a Dio la natura si ribella

«Se l’essere umano si costituisce autonomo dalla realtà e dominatore assoluto vede sgretolarsi la base della vita, la base della sua esistenza, perché invece di essere collaboratore di Dio nell’opera della creazione si sostituisce a Dio. E finisce così con il provocare la ribellione della natura». Lo ha detto ieri, 13 gennaio, il cardinale vicario Angelo De Donatis nel corso del terzo incontro di “Insieme per la nostra Casa Comune”, itinerario di approfondimento e riflessione sull’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco.

«L’enciclica mette in guardia nei confronti di questo “antropocentrismo deviato” che rischia di cedere il passo a un biocentrismo che sminuirebbe le peculiari capacità di conoscenza, di volontà, di libertà e di responsabilità dell’essere umano, correndo il rischio che si affievolisca nelle persone la coscienza della responsabilità». Il cardinale ha, quindi, segnalato il nesso indicato dal Papa tra «antropocentrismo deviato» e «stile di vita deviato» che «favorisce atteggiamenti che causano al tempo stesso il degrado ambientale e il degrado sociale. Quando l’essere umano pone al centro se stesso finisce per dare priorità assoluta al suo interesse immediato, contingente, e tutto il resto diventa relativo – ha osservato -. Si scade così nel relativismo pratico che caratterizza il nostro tempo e spinge una persona ad approfittare di un’altra e a trattarla come oggetto, a considerare la nostra casa comune come una cosa da sfruttare per il nostro profitto».

Per l’architetto e urbanista Stefano Boeri, ospite della serata a San Giovanni, «l’Enciclica Laudato si’ è uno straordinario manifesto culturale, religioso e politico sulla contemporaneità». La «grande sfida» per rallentare il «riscaldamento del pianeta», secondo Boeri, sta in «una ecologia capace di costruire una prospettiva diversa», che «non si limita a intervenire sul piano tecnologico né in alcune scelte come cambiare le nostre diete, o a innovazioni nel campo della mobilità, ma cerca un nuovo rapporto con la natura».

«La sfida è assorbire l’anidride carbonica attraverso i processi di fotosintesi – ha aggiunto l’architetto -. Solo gli alberi, sofisticata tecnologia costitutiva della natura, sono capaci di assorbire la CO2 prodotta». Quello auspicato, quindi, è «un nuovo rapporto tra sfera urbana e la natura. Occorre pensare a un’architettura che abbia il verde come componente essenziale. Così aumentiamo anche la biodiversità delle specie viventi e miglioriamo la qualità della nostra salute».

Leggi qui l’intervento integrale del cardinale vicario Angelo De Donatis

Scuola parificata della diocesi

Il Pontificio Istituto sant’Apollinare è la scuola della diocesi di Roma.
E’ retta da un consiglio di amministrazione nominato dal Cardinale Vicario e recentemente rinnovato. E’ una scuola parificata con oltre 380 alunni, attualmente divisi in due sezioni di scuola media e in tre licei , classico, scientifico e linguistico. E’ una proposta educativa della diocesi, che accompagna i ragazzi dalla preadolescenza alla fine dell’adolescenza.
Ha un bel team di docenti e non docenti che lavorano unanimi nella formazione umana e cristiana dei ragazzi.

Per ulteriori informazioni, visita il sito dell’istituto.

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