Paolo VI, «l’artefice di una stagione bellissima»

È stato per tanti «il Papa dell’infanzia della giovinezza», l’«artefice di una stagione bellissima e intensissima, quella seconda fase del Concilio e dell’immediato dopo-Concilio», il «Papa della modernità dell’annuncio evangelico», colui che «ha amato questa città in modo sommo e discreto al tempo stesso». Il cardinale vicario Angelo De Donatis descrive così Paolo VI, nella veglia che ha presieduto ieri sera (11 ottobre 2018) nella basilica dei Santi XII Apostoli, in vista della canonizzazione di domenica 14.

Il momento di preghiera è stato preceduto da un convegno, a Sant’Ivo alla Sapienza, dedicato alla figura di Giovanni Battista Montini, a cui sono intervenuti la storica Giselda Adornato e monsignor Guido Mazzotta, relatore della causa di beatificazione. Durante la veglia ha invece portato la sua testimonianza monsignor Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, profondo conoscitore della figura e del pensiero di Paolo VI, sul quale ha scritto anche diversi libri, che si è soffermato sul rapporto del Pontefice con l’Urbe: «Fu conquistato – ha detto monsignor Sapienza – dal fascino di Roma, dalla sua storia, dall’arte, dalla politica».

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12 ottobre 2018