«Lo Spirito Santo dona una forza capace di trasformare l’odierna smania di possesso, che si tratti di cose o di persone, in amore e dono di sé. Può mutare anche quei pericoli più nascosti che inquinano le nostre relazioni, come i fraintendimenti, i pregiudizi, le strumentalizzazioni». E il pensiero non può non essere rivolto «con molto dolore» a quelle relazioni «infestate dalla volontà di dominare sull’altro, un atteggiamento che spesso sfocia nella violenza, come purtroppo dimostrano i numerosi e recenti casi di femminicidio».
Nella solennità di Pentecoste, che conclude il tempo pasquale, Papa Leone XIV, presiedendo oggi, 8 maggio, la Messa in piazza San Pietro, ha levato la sua voce contro la violenza sulle donne ed è tornato a lanciare un appello per la pace. «Invochiamo lo Spirito dell’amore e della pace – ha affermato -, perché apra le frontiere, abbatta i muri, dissolva l’odio e ci aiuti a vivere da figli dell’unico Padre che è nei cieli». Un invito risuonato forte anche durante il Regina Caeli. «Lo Spirito di Cristo risorto – ha affermato – apra vie di riconciliazione dovunque c’è guerra; illumini i governanti e dia loro il coraggio di compiere gesti di distensione e di dialogo».
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8 giugno 2025