Ente



Parrocchia diocesana  – S. Agnese fuori le Mura

(PAR019)(1329/87)

Basilica Minore

Via Nomentana 349 – 00162 Roma

Settore  Nord –  Prefettura  VII – 2º Municipio  –  Trieste  

Affidata a:  Canonici regolari della Congregazione del Santissimo Salvatore Lateranense (C.R.L.)

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Incaricati attuali:

Incaricato Data nomina N. Decreto Data inizio Data fine


Luoghi sussidiari di culto:

Chiesa annessa   S. Giuda Taddeo
Via Rovereto – 00198 Roma

Chiesa annessa   S. Costanza
Via Nomentana 349 – 00162 Roma

  Cappella dell’istituto scolastico S. Leone Magno
Piazza di S. Costanza 1 – 00198 Roma


Orari:
Messe orario invernale giorni festivi ore 8.00, 10.00, 11.15, 12.30 e 19.00. Feriali ore 8.00 e 19.00. Orario estivo giorni festivi ore 8.00, 10.00, 11.15 e 19.00. Feriali ore 08.00 e 19.00.

Ufficio parrocchiale aperto lunedì dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 19.30. Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 18.00 alle 19.30. Sabato dalle 10.00 alle 12.00.


Gruppi:
Piccoli passi
Comunione e dopocomunione, cresima e dopocresima
Gruppi universitari
Scout AGESCI
Ministranti
Battesimo e cresima adulti
Catechesi permanente adulti
Lectio divina
Preparazione al matrimonio
Casa sposi
Famiglie in cammino
Famiglie in corso


Storia:
La parrocchia è stata eretta il 16 ottobre 1708 con il decreto vicariale “Cum sanctissimus” ed unita “pleno jure” ai Canonici Regolari della Congregazione del SS.mo Salvatore Lateranense. Il territorio fu desunto da quello della parrocchia di S. Maria del Popolo. Il fonte battesimale però non venne concesso dalla chiesa matrice, per cui il battesimo doveva essere amministrato in S. Maria del Popolo. Il titolo presbiterale cardinalizio fu istituito il 5 ottobre 1654 da Innocenzo X, quando il papa per ragioni familiari lo tolse a S. Agnese in Agone che lo possedeva dal 1517. La basilica, che è registrata nel “Liber pontificalis” tra quelle di fondazione costantiniana ed è ricordata nelle biografie dei papi Liberio (353-356), Innocenzo I (401-417), Bonifacio I (418-422), e Leone III (795816), dall’inizio del sec. V e fino al sec. VIII dipendeva dal “titulus Vestinae” ed era custodita da un monastero femminile, come proverebbe l’iscrizione ritrovata in loco negli scavi del 1901. Sisto IV, nel 1480, sostituì le monache con i canonici di S. Ambrogio “ad nemus” di Milano, che furono surrogati da Innocenzo VIII nel 1489 con i Canonici Regolari Laternanesi, che tuttora la officiano. La Basilica fu feudo della Papale Arcibasilica Lateranense, alla quale, dal tempo del Rinascimento, il 21 gennaio d’ogni anno, offre il censo di due agnelli bianchi, allevati dai Padri trappisti dell’Abbazia delle Tre Fontane e benedetti dall’Abate generale dei Canonici Regolari Lateranensi sull’altare della Santa. Nello stesso giorno gli agnelli bianchi vengono offerti al Sommo Pontefice in riconoscimento di soggezione dell’Arcibasilica e dalla loro lana sono confezionati i sacri pallii.
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