Reina: la Chiesa di Roma abbonda di figure di santità

Uno a fianco all’altro. In piedi di fronte al cardinale vicario Baldo Reina e abbracciati spiritualmente dai tanti fedeli che hanno riempito la basilica di San Giovanni in Laterano. Sono i nuovi parroci e viceparroci della diocesi di Roma. Sono stati presentati ieri sera, 24 giugno, durante la Messa celebrata in occasione della solennità della Natività di San Giovanni Battista. Dopo la recita del Credo, hanno rinnovato le promesse sacerdotali davanti al porporato.

«Il Signore non vi vuole come servi, ma come portatori di luce», ha detto Reina, che ha indicato questa strada a tutto il popolo di Dio. «C’è una differenza sostanziale – ha spiegato -. Il servo guarda in basso, mentre il portatore di luce in alto. Il servo pensa al lavoro, mentre il portatore di luce alla vita, perché attraverso la luce arriva la vita. Pensate a questa grande responsabilità all’interno del mondo – ha aggiunto -. Il portatore di luce non risponde alla logica del dovere, ma a quella della gioia, come quando qualcuno ha ricevuto una bella notizia e gli brillano gli occhi, portando la luce ancor prima di fare qualcosa».

Una missione, secondo Reina, che proprio san Giovanni Battista, insieme a tanti santi e tante sante, ha realizzato nella sua vita. La solennità della Natività, ha detto, «è un momento di festa per tutta la Chiesa». Commentando le letture, il cardinale si è soffermato in particolare su tre passaggi. Il primo, ha detto, è quello della novità del suo nome, scelto da Elisabetta. Una novità, ha spiegato, che attendiamo per ognuno di noi, per la nostra vita spirituale, per la Chiesa e per il mondo. «Ci piacerebbe – ha sottolineato – che tacessero finalmente le armi e siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo in diverse regioni del pianeta, in modo particolare per quest’ultimo focolaio che vede coinvolto l’Iran, Israele e non solo».

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25 giugno 2025