Luogo di studio e di approfondimento teologico ma prima ancora luogo di scambio, di incontro e di relazione. Ha tratteggiato così il ruolo e la missione dell’Istituto superiore di scienze religiose Ecclesia Mater il cardinale vicario Baldo Reina che ieri sera, 24 novembre, ha portato il suo saluto in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’ente di formazione diocesano di piazza di San Giovanni in Laterano, che afferisce alla Pontificia Università Lateranense. «Questo istituto risponde alla missione che gli è stata affidata in riferimento alla categoria del dialogo che 60 anni fa il Concilio ci ha consegnato – ha spiegato il porporato -. Infatti nella società odierna servono persone preparate e capaci di porsi in dialogo con e nella complessità di questo tempo e ciò richiede una altissima preparazione».
Ricordando come lo studio delle discipline teologiche «ha a che fare non con la realtà di questo mondo ma con la realtà del Cielo», Reina ha dunque augurato un proficuo anno accademico a studenti e docenti, guardando al momento dell’inaugurazione come all’occasione «in cui ci si guarda insieme gli uni con gli altri negli occhi» per riconoscersi parte di un cammino da condividere. Anche il decano della facoltà di Teologia della Pontificia Università Angelo Lameri nel suo saluto iniziale ha considerato l’impegno e «la fatica dello studio dello studente e del docente per essere davvero immerso con la mente e con il cuore in questo percorso» mentre la preside Claudia Caneva ha sottolineato la finalità dell’Istituto di «mettere in relazione la teologia con le scienze umane» per pervenire a «quella sintesi culturale» necessaria «per affrontare la sfida del tempo presente» e dunque per «rilanciare l’importanza della teologia, aprendo un dialogo fecondo con le altre discipline».
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25 novembre 2025













