«Sarà il nostro contributo al Sinodo dei giovani convocato da Papa Francesco». La vita consacrata di Roma s’incontrerà, nelle sue molteplici sfaccettature e forme, al Collegio internazionale Seraphicum (via del Serafico, 1) sabato 29 settembre dalle 8.30. Ad annunciare l’appuntamento è don Antonio Panfili, vicario episcopale per la vita consacrata della diocesi. «Il tema dell’incontro non poteva che essere dedicato ai ragazzi di questa città. Sono loro i protagonisti, con i coetanei di tutto il mondo, del grande sforzo che la Chiesa sta facendo per conoscerli sempre meglio e accompagnarli in maniera efficace. Per questo motivo abbiamo voluto riportare nel titolo la dicitura “dialogo e conoscenza reciproca”».
In realtà la vita consacrata «è poco conosciuta dai giovani», anche per un problema anagrafico; «i nostri consacrati sono sempre di meno e sempre più anziani». Niente di simile a un convegno autoreferenziale quindi, né tantomeno un incontro di pura speculazione filosofica; anche per quanto riguarda la “tecnica” di lavoro, il punto di riferimento resta infatti il Sinodo: «abbiamo invitato diverse realtà giovanili che operano a Roma – aggiunge don Panfili – per lasciarci provocare, per farci dare testimonianza delle loro opere». Un esempio su tutti: i ragazzi di strada di don Giovanni Carpentieri: «Non abbiamo idea di quanto dolore ci sia in loro; don Giovanni continua a dirci che non è più possibile intervenire per quanto la situazione sia irrecuperabile. Vogliamo sperare che non sia così, impegnandoci accanto alle unità di strada che ogni notte avvicinano prostitute, drogati, vite ai margini». Sono grandi le aspettative su questo fronte, «penso proprio che la risposta da parte dei nostri religiosi sarà entusiastica». La speranza è quella che «i consacrati – aggiunge il sacerdote – siano sensibili a questi argomenti, aprendo occhi, cuore e mente su una realtà giovanile in continua evoluzione».
Interverranno anche i giovani della scuola politica di San Tommaso Moro in via dei Maruccini e diversi altri provenienti dalle parrocchie della città. I religiosi molto spesso, conclude don Panfili, «ci chiedono di uscire, di aprire le loro case. Mi sembra un ottimo punto di partenza per farci raggiungere dal grido di dolore dei nostri giovani». Nel corso della seconda parte dell’incontro, è previsto il commento del cardinale vicario Angelo De Donatis che traccerà alcuni suggerimenti per i prossimi passi delle realtà della vita consacrata a Roma.
di Christian Giorgio, da Roma Sette di domenica 23 settembre 2018
24 settembre 2018