Attenzione al territorio, ai giovani e solidarietà ai più bisognosi, anche di altri quartieri. Sono le direttrici principali dell’attività pastorale della parrocchia di San Vigilio, all’Ardeatino, che ha ricevuto giovedì scorso la visita del cardinale vicario Baldassarre Reina in occasione della festa patronale nella memoria liturgica del santo. Una zona residenziale, dove «sono tante le famiglie, anche di giovani, ma non mancano i casi di persone che chiedono sostegno e aiuti alla parrocchia, anche provenienti dalle zone limitrofe», spiega il parroco don Eugenio Giorno.
Per giovani e famiglie la parrocchia ha attivato ormai da diversi mesi «un oratorio sempre aperto, tutti i giorni dal mattino alla sera», mentre in queste prime settimane di giugno nel centro estivo, che si svolge sempre nei locali parrocchiali, «sono stati coinvolti 100 bambini e circa 50 educatori». Un grande successo, afferma il parroco, «anche perché molti genitori dopo le prime due settimane hanno chiesto di far rimanere i figli anche per la terza settimana» che si è conclusa proprio all’indomani della festa patronale, venerdì scorso.
Un po’ in diminuzione, nel 2025, i battesimi, rileva il parrocchiano Silvano Piazza, che si occupa della gestione della posta elettronica, del sito della parrocchia e fa parte del gruppo di catechesi proprio in preparazione dei genitori ai battesimi. «È un peccato – commenta – perché per noi è un momento di forte arricchimento reciproco e sicuramente influisce la bassa natalità che c’è un po’ ovunque, ma siamo speranzosi che in futuro possiamo avere più famiglie e genitori».
Sul fronte della solidarietà, invece, la parrocchia ha un centro Caritas e un centro di ascolto, con cui, racconta sempre il parroco, «riusciamo ad aiutare almeno 60 persone al mese, sia con la distribuzione di pacchi viveri che con l’aiuto a trovare un lavoro, un affitto o nel mettere in contatto le persone tra di loro per la ricerca di un impiego».
Quest’anno, inoltre, San Vigilio ha accolto una famiglia di rifugiati provenienti dal Venezuela, una mamma e i suoi due bambini, ospitati, racconta don Giorno, «grazie all’aiuto della Curia generalizia dei padri Comboniani», presenti fin da quando è nato il quartiere alla fine degli anni Sessanta. «Loro hanno messo a disposizione la casa – spiega – mentre noi ci occupiamo della parte amministrativa, medica, economica e logistica».
Ad essere molto partecipata dai fedeli è l’adorazione perpetua ogni giovedì, dalle 6 fino a mezzanotte: «I parrocchiani – sottolinea don Eugenio – si succedono per tutta la giornata che è così completamente dedicata alla preghiera e alla meditazione, con alcune di queste giornate arricchite da momenti di approfondimenti su temi teologici o sulla figura di Maria».
Infine, per coinvolgere sempre di più il territorio, «negli ultimi mesi abbiamo sviluppato molto l’aspetto informativo, sia con il costante aggiornamento del sito che rispondendo tempestivamente ai messaggi e alle mail che arrivano», spiega Piazza. «Cerchiamo di dare così un riscontro immediato alle più disparate richieste che arrivano: da chi vuole fare corsi, catechesi e incontri a chi cerca un aiuto». La parrocchia diventa così presente, si fa prossima e la visita del cardinale Reina è andata «nella stessa direzione – chiosa Piazza – perché avere qui il vicario del Papa ci fa sentire la Chiesa vicina ed è un evento che non capita molto spesso nel corso degli anni, una grande emozione». (di Salvatore Tropea da Roma Sette)
29 giugno 2025