A due passi dal Colosseo, tra palazzi e botteghe storiche, si erge la parrocchia di Santa Maria ai Monti. Aperta tutti i giorni dalle 7.30 alle 22, il sabato e la domenica anche fino a notte fonda, è punto di riferimento per i “monticiani” che conservano «una bella devozione popolare», per esponenti del mondo della cultura e della politica e per i giovani della movida. «Conosco bene tutti e tutti mi conoscono», dice monsignor Francesco Pesce, da 15 anni alla guida della comunità che venerdì (27 febbraio) ha accolto il cardinale vicario Baldo Reina in visita pastorale. Una parrocchia «aperta al territorio» dove la pastorale, spiega il sacerdote, «si fa per strada. L’ufficio parrocchiale è la piazzetta dove si intercettano le necessità di tutti». Da qui l’intuizione di celebrare la Messa feriale alle 13.30 per chi lavora in zona e alle 21 la domenica. «In chiesa c’è sempre qualcuno a pregare – prosegue monsignor Pesce –. Non ricordo di averla mai vista vuota, anche perché la sua bellezza richiama turisti e pellegrini».
In parrocchia sono custodite le reliquie del beato Gabriele Maria Allegra, francescano che tradusse la Bibbia in cinese. È nata così la collaborazione con alcune diocesi in Asia, specie in Cina. «Sosteniamo progetti per supportare nello studio seminaristi e suore», spiega don Francesco, che dall’inizio della guerra in Ucraina ha messo un salone a disposizione dei sacerdoti della vicina parrocchia dei Santi Sergio e Bacco. «Non avendo locali propri – afferma –, necessitavano di uno spazio per ascoltare le richieste di aiuto dei parrocchiani preoccupati per i familiari rimasti in Ucraina». Dal 2015 ha inoltre trasformato la canonica di Santa Maria ai Monti in due mini appartamenti. Rispondendo all’appello di Papa Francesco di accogliere migranti, negli anni ha dato alloggio a 13 profughi e attualmente ospita due senza dimora affiancati nel percorso di reinserimento sociale dall’accolito Massimiliano. «Stiamo vagliando alcune opportunità di lavoro».
In controtendenza rispetto ad altre parrocchie del centro storico, dove i residenti sono sempre meno, a Santa Maria ai Monti 74 tra bambini e ragazzi sono iscritti al catechismo per la preparazione alla prima comunione e alla cresima. Numeri «importanti» per Massimiliano, che è anche catechista del primo anno di cresima. «Organizziamo spesso visite nelle chiese del centro per coniugare arte e fede – afferma –. È un modo per coinvolgere anche i genitori che hanno pure partecipato al pellegrinaggio alla Porta Santa di Santa Maria Maggiore».
Quest’anno la comunità celebra il 200esimo anniversario di erezione canonica della parrocchia. Con l’occasione è iniziata una riorganizzazione approfondita dell’archivio storico e della biblioteca parrocchiale, chiusa per anni, e i nuovi locali dovrebbero essere inaugurati per la festa patronale a fine aprile. «Abbiamo trovato importanti documenti su san Benedetto Giuseppe Labre, sepolto nel transetto, e sulla Confraternita di Maria Santissima Addolorata e delle anime Purganti – evidenzia Alessio, impegnato nel lavoro di revisione dei documenti –. Non si aveva più contezza della storia della confraternita. Stanno venendo alla luce documenti interessanti e materiale che permetterà di studiare il rapporto che la chiesa ha avuto con il territorio». (di Roberta Pumpo da Roma Sette)
3 marzo 2025