Camminare nella «comunione che si realizza solo seguendo la Sua Parola». Questa la consegna del cardinale vicario Baldo Reina alla comunità parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, a Casal Boccone, che ha visitato lunedì pomeriggio. Il porporato ha invitato «a vivere l’unità e ad essere una comunità aperta e in cammino», racconta il parroco don Demetrio Francesco Quattrone, «e noi stiamo facendo del nostro meglio, andando avanti con umiltà». Il sacerdote, che guida la parrocchia della periferia a nord di Roma da 8 anni, mette in luce come «per essere aperti alle esigenze del territorio e accoglienti nei confronti delle persone c’è il bisogno di maturare come realtà ecclesiale», per «costruire una fraternità autentica».
Proprio un segno di apertura verso l’altro ha caratterizzato la visita pastorale del cardinale vicario che «ha incontrato anche gli abitanti del presidio occupato sul nostro territorio – sono ancora le parole del parroco –, toccando con mano la loro povertà ma anche la grande dignità». Gli occupanti, fa sapere don Quattrone, provengono «dai Paesi dell’Africa e dell’America Latina, come cileni e peruviani, ma ci sono anche filippini. Tutti ci insegnano molto perché nonostante la loro condizione cercano un miglioramento».
Apertura e accoglienza rispetto alle esigenze del territorio sono davvero parole-chiave per la parrocchia di Santa Maria delle Grazie, che mette a disposizione i propri spazi della Croce Rossa italiana, dice ancora il parroco, «come grande magazzino e deposito che è stato molto utile e attivo soprattutto durante il tempo della pandemia». Ancora, nei locali parrocchiali trova ospitalità l’associazione Oren che, come illustra don Quattrone, «in sinergia con l’ospedale pediatrico Bambin Gesù segue dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16, bambini affetti da malattie genetiche rare». I tutor «propongono attività pittoriche, musicali e teatrali in un clima sereno per questi bambini», dice il parroco. Ancora, l’organizzazione di volontariato Scalea 93, «in collaborazione con gli specialisti della Asl e con anche esperti di musica e canto, offre sostegno psichiatrico a persone malate almeno 2 volte alla settimana», aggiunge.
La ricchezza delle proposte e delle iniziative parrocchiali si manifesta pure nella presenza di «tanti carismi diversi – sono ancora le parole di don Quattrone –: dal cammino neocatecumenale al Gam, dalla Comunità di Sant’Egidio ai gruppi di preghiera di Padre Pio e della supplica a Maria che scioglie i nodi. Ci sono poi gli Scout d’Europa e la presenza sul territorio delle suore Maestre Pie Venerini e dell’Istituito salesiano di via della Bufalotta 550».
Per quanto riguarda la catechesi, Oriana, una delle catechiste, spiega che «bambini e ragazzi si ritrovano la domenica dopo la Messa loro dedicata delle 10» e che dopo il momento formativo «rimangono a giocare all’oratorio nei campi da gioco della parrocchia». Con la collega Lorena, Oriana si occupa di un «aiuto nei compiti ai bambini che ne hanno necessità». Da parte sua, Filippo Maria, responsabile con la moglie Anna e con il diacono Luigi del gruppo di preparazione al matrimonio, sottolinea l’importanza di «essere parte dello stesso corpo» e vede in questo il senso di «una Chiesa sinodale». Il referente, medico, cura anche una mostra scultorea che vuole essere «espressione della sacralità di Dio, che si è fatto carne, nella sacralità del corpo dell’uomo». (di Michela Altoviti da Roma Sette)
25 maggio 2025