Seicento romani in partenza per la Gmg

Sta per entrare nel vivo la Giornata mondiale della gioventù (Gmg) di Lisbona 2023. Per sei giorni la Capitale del Portogallo sarà emblema di fraternità per milioni di ragazzi provenienti da tutto il mondo. Tra i momenti più importanti in programma, la Messa di apertura, il 1° agosto alle 19, presieduta dal cardinale patriarca di Lisbona Manuel Clemente, sulla Colina do Encontro, dove il 3 agosto si terrà il primo incontro con Papa Francesco, il quale atterrerà a Lisbona già dalla mattina del 2. Sempre sulla Colina do Encontro il pontefice presiederà il 4 agosto, alle 18, la Via Crucis. Quindi i due appuntamenti conclusivi con Bergoglio: la veglia, il 5 agosto dalle 20.45 a Parque Tejo, dove i pellegrini pernotteranno in attesa della Messa finale, domenica 6 agosto alle 9. Durante la Gmg si svolgerà anche il Festival della gioventù con oltre 480 eventi. Per i pellegrini romani la diocesi aderisce al programma concordato con la Conferenza episcopale del Lazio, che dal 1° al 6 agosto vedrà 11 diocesi pellegrine verso il Portogallo.

Complessivamente sono 1.373 i partecipanti tra i 15 e i 30 anni, 600 dei quali romani, accompagnati da 8 vescovi (4 gli ausiliari della diocesi di Roma), 154 educatori, 87 tra presbiteri e diaconi, 25 consacrate. Il cammino inizierà con la Messa nelle diocesi di appartenenza. Per Roma appuntamento alle 15 del 1° agosto nella basilica di San Giovanni in Laterano con la celebrazione per il mandato ai pellegrini presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Quindi trasferimento a Civitavecchia e partenza in nave verso Barcellona, dove si sbarcherà il 2 agosto. Da qui il gruppo raggiungerà Fatima dove trascorrerà la giornata del 3 agosto. Il 4 partenza per Lisbona per partecipare agli appuntamenti con Papa Francesco. Il 7 agosto i giovani raggiungeranno Madrid e l’8 Barcellona, da dove ripartiranno per Civitavecchia. Il rientro nelle proprie diocesi è previsto per il 9 pomeriggio.

Pensando a Lisbona, da dove partivano le esplorazioni verso il “Nuovo mondo” e al fresco che viene dal mare, don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, auspica che la Gmg «porti una prospettiva nuova alla Chiesa». Il sacerdote è alla sua quarta Gmg e questa è la prima in qualità di responsabile della pastorale giovanile. Avendo ricevuto tanto da questa esperienza, la considera «un atto generativo. È una grande occasione di rilancio e di speranza – afferma –. Sta nascendo qualcosa di bello e noi siamo qui per accompagnarlo». A ridosso della partenza vi è un gran fermento e aumentano «le domande di senso dei giovani – aggiunge –. Vogliono sapere se sono importanti per la Chiesa e se questa in futuro ci sarà ancora. Questo fa capire il loro bisogno di relazione».

Matteo, 20 anni, della parrocchia di San Girolamo al Corviale, chiede alla Chiesa «di riservare maggiore ascolto e comprensione alle esigenze dei giovani e di metterli al centro del proprio impegno pastorale». Animatore e catechista, è certo che la Gmg «sarà importante per chi ricopre il ruolo di educatore. Per guidare i giovani devi stare con loro, devi frequentarli, parlare il loro linguaggio». Anastasia, 18 anni, di San Policarpo è alla sua prima Gmg e si dice «pronta a farsi stupire. Parto senza aspettative – spiega –, desiderosa di scoprire ogni sfumatura di quanto mi sarà proposto e di far parte di una comunità che va fuori dalla propria parrocchia e si estende al mondo». I racconti dei suoi catechisti che hanno partecipato alle edizioni precedenti «sono stati una testimonianza fondamentale di incontro con il Signore che anche io vorrò trasmettere ai giovani ai quali farò catechismo». Sara, 19 anni, è al primo anno di università. Lo studio le ha occupato molto tempo e parte con il desiderio di «ritrovare l’intimità con il Signore. Vivo questo tempo di attesa in comunione con gli altri ragazzi della parrocchia, lasciandomi guidare per viverla al meglio. È l’occasione per mettersi in gioco e superare qualche limite».

Alla Gmg di Lisbona sarà inoltre presentato ai giovani “Together”, il raduno promosso dalla Comunità di Taizé che si terrà dal 29 settembre a domenica 1° ottobre, alla vigilia del sinodo sulla sinodalità. Momento clou il 30 settembre, con la veglia di preghiera ecumenica in piazza San Pietro con Papa Francesco. Occasione per i giovani di un nuovo incontro.

di Roberta Pumpo

31 luglio 2023