Dal Cantico dei Cantici alle nozze di Cana. Dai monaci benedettini della Borgogna alla nascita del Barolo. Dal vino come emblema della vita rurale a simbolo di festa. Un viaggio, tra aromi e sapori, aneddoti e curiosità, lungo quattro serate, nel quartiere Trieste. Dopo il successo delle scorse edizioni, torna in autunno “La vite e i tralci”, il ciclo di lezioni sul vino nella Bibbia, nella storia e nell’arte, a cura dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma. Il percorso sarà guidato dal teologo e sommelier masterclass della “Scuola europea sommelier”, Marco Cum. Gli incontri si svolgeranno quest’anno nella parrocchia San Saturnino (via Avigliana 3) a giovedì alterni dalle 20 alle 22.
Al centro della prima serata, il 6 ottobre, il versetto del Libro del profeta Isaia “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto di grasse vivande” (Is 25, 6-9). Dall’enologia antica si arriverà fino a uno dei luoghi simbolo della storia del vino in Europa: l’abbazia di Cluny. Ascoltando poi alcuni stralci del Cantico dei Cantici, si degusteranno il Saperavi della Georgia e un Pinot Nero. Il 20 ottobre, dopo l’analisi del brano del Vangelo da cui prende il titolo il corso, “Io sono la vite e voi i tralci” (Gv 15,1-8), ci si focalizzerà sulla figura della marchesa Juliette Colbert, protagonista della storia del vino in Francia, e sulla nascita del Barolo che sarà assaporato insieme a un Arneis. Tappa successiva il 3 novembre, con il tema del vino nell’arte. Il corso si chiuderà il 17 novembre con le “Le nozze di Cana” (Gv 2, 1-11) e la degustazione dello Champagne e del Moscato d’Asti. La quota di partecipazione è di 150 euro (oltre alla degustazione dei vini, alcune schede descrittive dei singoli incontri, uno snack, l’attestato di partecipazione e al termine del corso un sottobottiglia personalizzato in ceramica). Informazioni: telefono 351.5030787.
19 settembre 2022