Tra musica e arte, per i delegati una serata al Palazzo Lateranense

Foto Gennari/diocesidiroma

Le note di Mozart, la sinfonia di Schubert e il cortile interno del Palazzo Lateranense in una inedita veste luminosa. È la sintesi dello scenario del concerto di musica classica “La gioia della musica” svoltosi ieri sera, 23 giugno, nella casa del vescovo di Roma. Eseguito dalla Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, compagine residente del Macerata Opera Festival, il concerto, a ingresso gratuito, è stato promosso dalla diocesi di Roma per i delegati delle Conferenze episcopali provenienti da vari Paesi e giunti a Roma in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie.

Non solo le emozioni trasmesse dalla musica e dalla voce del soprano Francesca Benitez, che si è esibita nel mottetto “Exsultate, jubilate” composto da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1773, ai partecipanti sono state offerte anche visite guidate nella basilica di San Giovanni in Laterano e nel Palazzo Lateranense, l’antica residenza dei papi, eccezionalmente aperto fino alle 23. L’orchestra ha eseguito anche l’opera “Divertimento n. 1” sempre di Mozart, composta nel 1772, quando il compositore aveva solo 16 anni, e la “Sinfonia n. 5”, di Franz Schubert. Ad applaudire l’esibizione anche il cardinale vicario Angelo De Donatis e il segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti.

Il concerto, la cui direzione è stata affidata al primo violino concertatore Alessandro Cervo, è stato presentato dalla conduttrice Rai Eleonora Daniele e da Andreas Thonhauser dell’emittente americana Ewtn, la stessa che, in collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, ha curato la mostra fotografica sulla famiglia allestita nella corte interna del Palazzo Lateranense.

«Non potevamo non accettare un invito così prestigioso» commenta Paolo Pinamonti, direttore artistico del Macerata Opera Festival (Mof). «In un momento storico così particolare in cui sono tante le difficoltà che accompagnano la vita quotidiana delle famiglie – aggiunge Pinamonti – è importante creare questi momenti di riflessione sulla famiglia». Per il direttore artistico del Mof vi sono tante analogie tra il nucleo famiglia e la musica. «La famiglia orchestrale – spiega – per fare musica deve condividere emozioni e contemporaneamente deve essere in grado di dialogare e ascoltare. Proprio come accade tra le pareti domestiche».

di Roberta Pumpo

24 giugno 2022