Per il vicario questo è «il tempo della scelta. Non è affatto scontato – scrive infatti – che si debba ritornare a fare tutto ciò che facevamo prima. Dobbiamo sederci, stare in silenzio, ascoltare la Parola e fare discernimento. Cominciamo noi presbiteri, facendo risuonare in noi tutto ciò che ascoltiamo: la Parola e la vita dei fratelli». Di qui una proposta concreta: tre giorni di «preghiera e se lo volete di digiuno» prima di Pentecoste. «Saltando uno dei pasti principali – sono le indicazioni fornite dal cardinale – faremo un’ora di lectio divina su un testo biblico che vi invierò, accompagnandolo con qualche domanda. In silenzio e in solitudine (ma in profonda comunione gli uni con gli altri) ognuno si metterà in ascolto del Signore che parla. Ascolteremo lo Spirito, chiedendogli di capire il tempo presente e di inspirarci scelte secondo la sua volontà . Dopo una settimana di riflessione, possiamo condividere con altri presbiteri, in piccoli gruppi del tutto spontanei e informali, quanto emerso nella preghiera».
«La preghiera – conclude il cardinale De Donatis – ci aiuterà a riconoscere ciò che è essenziale, superando le discussioni superficiali, reattive, di parte. Sono convinto che emergeranno straordinarie convergenze, poiché è lo Spirito Santo che guida la sua Chiesa».