La nuova consulta per la pastorale universitaria nella diocesi di Roma


 

Si riparte, ma insieme.

Che cosa può dire oggi la chiesa di Roma all’università? Di che cosa oggi c’è reale bisogno nel rapporto fra studenti e docenti? Che cosa si può fare insieme? Secondo il vostro sguardo, la vostra esperienza quali sono le questioni più importanti? Queste le domande rivolte da mons. Andrea Lonardo, direttore del Servizio per la cultura e l’università, a una cinquantina di studenti e docenti provenienti da diversi atenei romani, riuniti insieme ad alcuni rappresentanti dei cappellani e collaboratori delle cappellanie universitarie, nel primo incontro della nuova consulta per la pastorale universitaria svoltosi il lunedì 6 maggio, presso il Seminario Romano Maggiore. Si è dato così nuovo avvio ad un cammino di discernimento comunitario anche all’interno di questo ufficio diocesano, mentre l’intera diocesi si interroga su quali vie è stata fin qui condotta dal Signore, quale sia la gratitudine da avere nel cuore e quali i peccati di cui chiedere perdono. Nell’incontro è emersa la consapevolezza che, per generare davvero un servizio nelle diverse università di Roma, occorre innanzitutto maturare insieme una visione. Don Andrea si è soffermato su quattro principali poli che segnano la vita universitaria: -il valore del singolo e l’importanza di elaborare una cultura che divenga visione condivisa -la necessità di fare scienza, ma al contempo di maturare una visione sapienziale della vita, del matrimonio, della società e del futuro -la necessità di amare lo specifico di ogni università romana e di ogni dipartimento, ma al contempo l’esigenza di una collaborazione delle diverse accademie -l’esigenza di creare luoghi di incontri, ma al contempo di valorizzare le diverse tappe temporali dell’anno accademico e del cammino che conduce le matricole alla laurea Studenti, docenti, cappellani e collaboratori hanno lavorato insieme, divisi in due gruppi, per fare emergere le prime impressioni, le osservazioni, i bisogni e le criticità all’interno di questi e di altri possibili ambiti e polarità. Alla luce di questo primo scambio di punti di vista, si è deciso di incontrarsi il 10 giugno per un secondo passo in vista della scelta condivisa di possibili azioni concrete, a partire da quelle scelte che saranno riconosciute come prioritarie, per elaborare alcune proposte in vista del nuovo anno accademico che si aprirà a settembre.

P. Pascal Ayinon

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